E il Gruppo di contatto mela affila le armi

Reciprocità con i Paesi terzi, norme, ambiente: Italia, Spagna e Francia condividono

E il Gruppo di contatto mela affila le armi
"Un buon meeting, caratterizzato da un clima molto positivo ed interattivo che ha messo in luce numerosi punti di contatto e la possibilità di un dialogo proficuo tra Paesi interessati da temi comuni. Le problematiche pre-commerciali di Italia, Francia e Spagna sono le stesse ed è strategico farsi parte attiva nei confronti dei rispettivi ministeri per tutelare le rispettive produzioni, ampliando nel contempo le opportunità commerciali": Alessandro Dalpiaz, direttore di Assomela e Apot, commenta così l'esito del Gruppo di contatto mela organizzato dall'Italia che si è svolto venerdì scorso a Trento, utile momento di confronto tra 23 rappresentanti dei tre Paesi. 

L’incontro, cui hanno presenziato esponenti del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e dell’Ambasciata di Spagna in Italia, è stato organizzato con l’ausilio di Assomela ed ha avuto luogo nella sede del Consorzio Melinda. Tra i partecipanti italiani, rappresentanti di Unaproa, Italia Ortofrutta, Cso, Fruitimprese, Coldiretti, Cia; tra le delegazioni spagnole e francese, composte rispettivamente da sette e due esponenti, sedevano al tavolo rappresentanti di organizzazioni della produzione, della cooperazione e degli esportatori.

In prima battuta è stata presentata ed analizzata la situazione di mercato e le prospettive in vista della conclusione della stagione. Più ombre che luci: è emersa, infatti, una situazione leggermente migliore rispetto al 2014-2015, ma comunque difficile, condizionata dalla copiosa produzione europea, nonché dall’embargo russo, che ha inciso maggiormente rispetto allo scorso anno intaccando in maniera sensibile la capacità di esportazione della Polonia, costretta a cercare sbocchi altrove. Pesa, poi, è stato detto, il peggioramento della situazione geopolitica ed economica di diversi paesi del Nord Africa che nella stagione precedente avevano rappresentato un'efficace valvola di sfogo. 

A fronte di questi aspetti è emersa la richiesta di una maggiore incisività della Commissione Europea e dei rispettivi Ministeri competenti nella apertura di nuovi mercati. Il Gruppo, in particolare, ha richiamato con forza il concetto di reciprocità: l’attenzione delle autorità europee è ritenuta infatti eccessivamente favorevole all’importazione in Europa senza equilibrate contropartite in termini di esportazione verso i Paesi terzi.

Questo punto è stato posto collegato alla necessità di applicare con maggiore severità e precisione le normative fitosanitarie all’importazione, per prevenire l’introduzione di patologie come Drosofila Suzukii e la Cimice (halyomorpha halis) di origine orientale.

E'stata quindi la volta di una analisi comparativa tra sostanze attive e fitosanitari ammessi in Italia, Francia e Spagna, che ha messo in evidenza un quadro contenente notevoli differenze. Un aspetto che testimonia una volta di più, è stato sottolineato durante il confronto, la necessità di uno sforzo di allineamento dei sistemi produttivi in Europa e dimostra come le possibilità offerte attraverso il mutuo riconoscimento ammesso ai sensi del regolamento 1107/2009 sia ancora sostanzialmente inapplicato.

Altri temi trattati gli “standard di qualità” e le norme di “etichettatura” di prossima discussione all’Unece a Ginevra, che, se approvati come proposti da alcune delegazioni, comporterebbero aggravi definiti "illogici ed inaccettabili per la filiera produttiva". Tutte le delegazioni, sottolinea il comunicato stampa, si sono espresse per mantenere una posizione contraria alla proposta attuale e privilegiare alternative semplici ma sufficienti per garantire la massima qualità del prodotto senza complicare la vita ai produttori.

Un richiamo conclusivo ha riguardato la crescente esposizione del settore alle pressioni di diverse organizzazioni non governative sui temi della salute e dell’ambiente, con relativa necessità di una maggiore informazione circa gli importanti progressi compiuti dalla produzione in questi due versanti; sottolineata anche l'utilità di investire con decisione nella ricerca di soluzioni in grado di incrociare sempre meglio la domanda di sicurezza ed ambiente proveniente dalla società civile.

La giornata è terminata con una visita alle celle in “Ipogeo” del consorzio Melinda da parte dei presenti che si sono lasciati con l’impegno ad agire nei confronti dei rispettivi Ministeri per dare seguito agli obiettivi condivisi. Il prossimo Gruppo di contatto mela si svolgerà nella primavera 2017 a Barcellona.

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