Attualità
Contraffazione, task force per dare un giro di vite
Presentata proposta di legge che vuole tutelare il made in Italy. «Danno da 18 miliardi l'anno»
E’stata presentata ieri a Montecitorio la proposta di legge “Disposizioni in materia di contrasto al fenomeno della contraffazione e delega al Governo per la disciplina delle filiere etiche di produzione, importazione e distribuzione” che si propone di tutelare il made in Italy.
Per Susanna Cenni, prima firmataria del documento voluto dal Pd “una legge più efficace della normativa vigente è necessaria non soltanto per sanzionare i reati e promuovere le eccellenze del made in Italy, ma anche per spingere i consumatori ad acquistare responsabilmente”. Il testo introduce la figura del coordinatore nazionale alle dirette dipendenze di Palazzo Chigi per gli interventi anti-contraffazione e pirateria, prevede la nascita del coordinamento delle informazioni investigative in materia, fa leva su accordi territoriali e punta su una legge di delega al governo sulle filiere etiche oltre che su una modifica dell’articolo 514 del codice penale.
Secondo gli ultimi dati il fenomeno vale il 2,5% del commercio mondiale e, in Italia, sottrae all’economia legale 17,8 miliardi di euro con 5 miliardi di mancate entrate erariali, lo 0,45% del Pil; oltre centomila i posti di lavoro "mancati" a causa della contraffazione che colpisce l’agroalimentare, ma anche la moda e altri settori come quello dei giocattoli. Fra i Paesi più interessati dai sequestri, dopo gli Stati Uniti c’è proprio l’Italia.
La presentazione della proposta di legge arriva all’indomani della manifestazione Coldiretti a difesa del made in Italy (cliccare qui per leggere). Per la confederazione la contraffazione, la falsificazione e l’imitazione del Made in Italy alimentare nel mondo ha superato il fatturato di 60 miliardi di euro, con quasi due prodotti su tre in vendita sul mercato internazionale presentati come italiani che nulla hanno a che fare con la realtà produttiva nazionale.
