Carrefour, l'Italia tira più della Francia

I dati del primo trimestre. Il country manager Uzan: decisiva la maggior flessibilità italiana

Carrefour, l'Italia tira più della Francia
Gli affari di Carrefour vanno meglio in Italia che nella natìa Francia. Nei primi tre mesi dell'anno il gruppo d'Oltralpe ha fatto registrare un fatturato di 20,05 miliardi di euro che, al netto degli effetti di cambi e calendario, vale una performance del 3,2%. La catena è trascinata dalla crescita di Brasile (più 9,9%) e Europa del Sud (più 3,4%), mentre in Francia – dove realizza circa metà del proprio giro d'affari – mostra una sostanziale stabilità e deve fare i conti con una diminuzione delle vendite dello 0,6% nel canale degli ipermercati. E questo dato è in netto contrasto con quello italiano: qui le vendite sono in risalita del 4,5%.


Un'inversione di rotta che è stata notata anche nel quartier generale di Carrefour e che porta la firma di Eric Uzan, country manager per l'Italia. Il dirigente ha spiegato al quotidiano ItaliaOggi le ragioni di questa crescita nella Penisola: la flessibilità esistente e le nuove regole introdotte col Jobs Act, per esempio, se le sognano in Francia, dove le aperture 24 ore su 24 (leggi qui il nostro servizio su un Carrefour Market h24) non le vedono nemmeno col binocolo.

Le aperture giorno e notte, invece, in Italia sono ormai una realtà e sempre più punti vendita di Carrefour andranno in questa direzione.
E Georges Plassat (presidente e Ceo di Carrefour) guarda con attenzione il “laboratoire Carrefour en Italie” cercando di trarre esempio dal modello organizzativo della filiale italiana del gruppo, ma anche dall'assortimento, riservando più spazio ai prodotti locali, trasmettendo il concetto di territorialità e tipicità dell'offerta.

Maicol Mercuriali
Italiafruit News
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