Arancia rossa, Coa: il rinnovamento allunga il calendario

Arancia rossa, Coa: il rinnovamento allunga il calendario
"L’azione di rinnovamento messa in campo da diversi produttori siciliani ha fatto sì che, nel corso degli ultimi anni, il calendario dell’arancia rossa si sia notevolmente ampliato andando ad aggiungere a quelle varietà già note e consolidate, come il tarocco e il moro, nuove tipologie di cultivar precoci e tardivi molto apprezzate dal consumatore Italiano". Lo sottolinea Giuseppe Valenti dell'azienda catanese Coa Srl.

Che aggiunge: "Cultivar che danno pezzature omogenee ed uniformi, oltre a quantitativi altamente soddisfacenti. Grazie a questa forte azione di riqualificazione varietale, l’agrume tradizionale, che fino a qualche anno fa poteva essere raccolto e venduto da gennaio a marzo, oggi riesce ad essere presente nei mercati da dicembre a maggio".

"Questa riconversione - prosegue Valenti di Coa - ha avuto come principale risultato quello di incrementare il valore e conseguentemente il volume delle arance rosse di Sicilia, ridistribuite all’interno del mercato italiano ed estero.  I nostri dati in tal senso sono molto soddisfacenti ed incoraggianti dal momento che ci evidenziano come, rispetto a 6/7 anni fa, ad oggi il calendario delle esportazioni all’estero, in particolare in Inghilterra, si è prolungato di oltre 4 settimane".

"E’ palese, quindi, che con questo ampliamento del periodo di commercializzazione, stiamo vivendo un momento di importante e significativo cambiamento dell’agricoltura siciliana, con nuove opportunità per il futuro e per i livelli occupazionali.  Questo orientamento sta a dimostrare che proprio le situazioni di crisi e di difficoltà, come l’esplosione del Citrus Tristeza Virus, possono essere trasformate in opportunità di cambiamento e di crescita; ma questo può avvenire solo se si continuano a percorrere le strade vincenti dell’ammodernamento tecnico, scientifico e organizzativo".

"Diversamente - conclude l'esponente di Coa Srl - quella che da sempre è stata la fonte principale della nostra economia, rischia di essere travolta dalla presenza nei mercati di vecchi e nuovi agguerriti concorrenti, che, a loro volta, hanno già intrapreso questi percorsi. L’auspicio è che un numero sempre maggiore di soggetti della filiera rinnovi i propri agrumeti, in modo tale di avere arance di alta qualità distribuite su un più ampio periodo di calendario".