Frutta e verdura, vince il brand locale

L'orientamento degli italiani in una ricerca Nielsen: i dati

Frutta e verdura, vince il brand locale
Frutta e verdura sono le due categorie merceologiche che fanno registrare il maggior orientamento dei consumatori italiani verso un brand locale. Il dato emerge dalla Global Brand-Origin Survey realizzata da Nielsen su un campione di oltre 30.000 individui in 61 Paesi tra cui l’Italia.

Il 73% degli intervistati nel nostro Paese dichiara di scegliere prodotti italiani per frutta, il 72% per verdura, il 71% per carne, il 68% per il pesce, facendo registrare mediamente sette punti percentuali in più rispetto alla media europea.
Lo stesso orientamento è registrato nei seguenti acquisti: latte (66%), pelati (61%), gelati (60%), acqua (54%), yogurt (52%), biscotti (48%), succhi di frutta (45%), latte in polvere per bambini (42%). La scelta ricade invece su marchi globali per le bevande analcoliche frizzanti (40%, + 12 punti in paragone alla media UE).



Per frutta e verdura il 12% del campione dichiara di preferire brand globali, mentre il 15% nel caso della frutta e per il 16% nel caso della verdura, afferma che l'origine del brand non è importante.

Lo studio di Nielsen mette inoltre a fuoco qual è il vissuto dei consumatori italiani in rapporto all’origine dei marchi dei prodotti acquistati. Per quanto riguarda quelli locali, il sentiment degli italiani è quello di affidabilità (46% dell'Italia contro il 44% della media Ue) e di vicinanza al consumatore (50% Italia contro il 47% della media Ue). L’intenzione di supportare l’economia locale acquistando prodotti esclusivamente italiani incide in ragione del 61% del campione (60% media Ue). Nel caso dei marchi globali gli intervistati dichiarano di essere attratti dai prodotti innovativi immessi sul mercato dalle multinazionali (48% Italia).



Più in generale il 37% della popolazione italiana sceglie marche globali quando si tratta di acquistare articoli di abbigliamento o calzature, solo il 25% predilige il “Made in Italy” mentre il 38%  è indifferente all’origine del brand. Quindi l'attenzione al brand locale è rilevante in ortofrutta.



“Dalla Nielsen Global Brand-Origin Survey emerge che quasi i tre quarti degli intervistati a livello globale (74%) dichiarano che l’origine del brand è tanto o più importante rispetto agli altri driver d’acquisto, quali assortimento, prezzo e qualità”, dichiara Giovanni Fantasia, amministratore delegato di Nielsen Italia. “Il 28% è dell’idea che l’origine del brand sia il fattore principale nella scelta di acquisto. A livello globale quasi sei intervistati su dieci dichiarano di volere comprare prodotti locali per supportare il business nazionale, con un picco negli Usa (65%). L’origine del brand costituisce un asset estremamente importante, dunque, sia per le aziende multinazionali sia per quelle locali e può quindi essere giocato come elemento differenziante nelle strategie di marketing". 

"Il sentiment rispetto all’origine del brand – aggiunge Fantasia – varia in funzione della categoria di prodotto. Al di là del fatto che il brand sia globale o locale, è necessaria un’attenta pianificazione nella sua gestione. Il brand che intercetta le esigenze dei consumatori garantendo un rapporto qualità/prezzo adeguato risulterà vincente in qualunque tipo di mercato. Le aziende locali spesso hanno una conoscenza esaustiva delle preferenze dei consumatori di una determinata area e possono rispondere in maniera veloce ai cambiamenti dei gusti. Inoltre, godono del vantaggio di disporre di expertise, capacità di ricerca e sviluppo, un’equity/valore di marchio superiori ai brand locali – conclude l’amministratore delegato di Nielsen Italia - tutti fattori che concorrono a mettere sul mercato prodotti innovativi e di qualità elevata su mercati circoscritti in varie parti del mondo”.

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