Gli Orti di Venezia, tra insalate e cultura

Paolo e Marina Tamai finanziano restauri con parte dei proventi. «I clienti apprezzano»

Gli Orti di Venezia, tra insalate e cultura
E' dal 2010 che Paolo Tamai, titolare dell'azienda Gli Orti di Venezia di Mira (Venezia), e la moglie Marina Ceconi destinano una parte del ricavato delle vendite di insalate confezionate per finanziare, in collaborazione con diverse catene distributive, interventi di restauro di opere d'arte e progetti culturali nel capoluogo veneziano.

Gli Orti di Venezia, finora, ha supportato il restauro della statua del Gobbo di Rialto (Pietro Grazioli da Salò), della statua del Pescatore di Rialto (Cesare Laurenti) e del busto marmoreo del Doge Gradenigo (Antonio Gai). Più di recente, poi, è partito l'intervento per il recupero di uno degli ingressi sommitali della Scala d'Oro di Palazzo Ducale e, grazie all'accordo con il Museo Civico Sartorio di Trieste, il coinvolgimento della coppia ha oltrepassato per la prima volta i confini regionali per ridare lo splendore originario a sei dipinti risalenti al periodo tra il XV e il XVII secolo: Suicidio di Lucrezia, Decollazione di San Giovanni Battista, Ecce Homo o Cristo deriso, Madonna col Bambino, L'ebrezza di Noe e Madonna col Bambino di Pasqualino Veneto.

L'attività commerciale dell'azienda prosegue a vele spiegate perché, come spiega a Italiafruit News Paolo Tamai, "riceviamo importanti riscontri da parte dei consumatori: le nostre iniziative incuriosiscono chi ogni giorno sceglie le insalate a marchio Orti di Venezia, attualmente distribuite da Coop Alleanza 3.0, Cia-Conad, Supermercati Tosano, Punto Simply ed Eataly. Gli italiani – sottolinea Tamai – si fidelizzano mostrando interesse poiché sono ormai consapevoli che acquistando una nostra busta di insalata, oltre a mangiare un prodotto sano e naturale, prendono parte a un progetto culturale socialmente rilevante e tangibile di cui sono loro i primi beneficiari".


Paolo Tamai e Marina Ceconi durante la conferenza stampa di annuncio dell'iniziativa del restauro del busto marmoreo del Doge Gradenigo (terminato nel 2015), oggi conservato in Palazzo Ducale a Venezia.

Marina e Paolo, in particolare, sono molto legati al primo restauro (2011) del Gobbo di Rialto, "una figura che nella tradizione popolare porta fortuna – evidenzia la coppia – e a noi ha portato molto bene". Basti pensare che "dal 2010 al 2011, a fronte di un investimento culturale di 30mila euro, il fatturato dell'azienda ha registrato un incremento del 77% con un'incidenza dell'investimento sul totale fatturato 2011 pari al 10%. Soglia ritenuta quale limite massimo – sottolineano – per dare continuità alle iniziative culturali negli anni successivi coinvolgendo anche alcuni gruppi distributivi a nostri progetti personalizzati", come ad esempio quelli che, nel 2016, hanno portato al lancio delle insalate "Gli Orti di Venezia per Trieste" in 11 negozi Coop Alleanza 3.0 e "Gli Orti di Venezia per Eataly" in tutti gli store italiani della catena fondata da Oscar Farinetti.

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