Affari di giorno al Caab? «Pro e contro»

Mainetti (Fedagro Bologna): siamo Mercato di redistribuzione, l'orario notturno agevola

Affari di giorno al Caab? «Pro e contro»
“Il tema dell’orario del Mercato è molto sentito, ma l’ipotesi di passare dal notturno al diurno viene vista e valutata con grande prudenza, qui al Caab”: Renzo Mainetti, presidente di Fedagromercati Bologna sintetizza così la posizione di una parte dei grossisti felsinei sul delicato tema, peraltro non ancora discusso in sede assembleare. E spiega: “Il nostro è un Centro agroalimentare  di redistribuzione; l’attuale organizzazione consente ad acquirenti di altre città di venire da noi rimanendo “on time” anche con altri mercati, senza problemi di traffico. Ho un cliente di Piacenza che, pur essendo relativamente vicino a Milano, preferisce servirsi nella nostra struttura perché alle 6-6.30 è già a casa. Oggi Caab apre alle 1.30 il lunedì, mercoledì e venerdì, alle 4 il martedì e alle 3 il giovedì: ripensare drasticamente le attuali finestre significherebbe mettere a rischio rapporti consolidati e, di questi tempi, nessuno se lo può permettere”.

“Certo - aggiunge Mainetti - lavorare di giorno sarebbe gradito agli operatori e alle rispettive famiglie e agevolerebbe un ricambio generazionale, ma ci rendiamo conto che perderemmo una prerogativa importante. E, conseguentemente, siamo combattuti”.

“Adesso che Bologna dispone di una nuova ed efficiente struttura - aggiunge il presidente della Fedagro locale - ci sono anche altre priorità: dobbiamo ragionare sul tema dei servizi, nella consapevolezza di avere a disposizione una logistica di prim’ordine, anche se ci vorrà un po’ di tempo per andare a pieno regime. Con questo non vogliamo dire no in modo perentorio all’orario diurno, su cui le opinioni sono diverse; certo, però, servirà uno studio approfondito e massima condivisione”.

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Nella foto, Renzo Mainetti (al centro) durante l'inaugurazione della nuova area mercatale del Caab