Tarocco Meli e Sant'Alfio, «qualità a prova di Tristèza»

Coa punta sulle due nuove varietà anche per ampliare il calendario

Tarocco Meli e Sant'Alfio, «qualità a prova di Tristèza»
L'azienda Coa, con sede a Scordia, in provincia di Catania, sta investendo sul Tarocco Meli e sul Tarocco Sant'Alfio per estendere il calendario commerciale dell'arancia e soprattutto per opporsi alla diffusione del virus Tristèza, seguendo così la strada intrapresa da Oranfrizer che finora ha investito ben tre milioni di euro per la causa.

Coa, che produce le due nuove varietà da tre anni, è convinta che queste novità rispondano perfettamente al binomio al quale i buyer della grande distribuzione italiana e internazionale stanno prestando sempre più attenzione, ossia innovazione e qualità. La richiesta di Tarocco Meli, ad esempio, è triplicata nell'ultimo anno, secondo quanto riferisce a Italiafruit News Giuseppe Valenti, collaboratore amministrativo della Coa.

"Quest'anno – dice Valenti – stimiamo di commercializzare 10mila quintali di Tarocco Meli e 1.000 quintali di Tarocco Sant'Alfio. La sfida ora è quella di aumentare ancora di più i volumi di produzione ed esaudire le esigenze di un mercato che ha sempre più bisogno di risposte qualitative di prodotti italiani. L'obiettivo che ci prefissiamo è di arrivare in pochi anni a 15mila quintali di Tarocco Meli e 1.500 quintali di Sant'Alfio".  

L'azienda commercializza in Italia e all'estero (Inghilterra, Francia e Germania) circa 120mila quintali l'anno di agrumi. La produzione si concentra nel territorio di Scordia e nella Piana di Catania.

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