Parigi: l'embargo resta, ma l'Ue tentenna

Vernocchi, avanti in ordine sparso anche sui fitosanitari

Parigi: l'embargo resta, ma l'Ue tentenna
Il Comitato misto Ortofrutta di Francia, Italia e Spagna, composto dai rappresentanti del settore e dalle amministrazioni dei tre Paesi, si è riunito ieri a Parigi, co-presieduto da Hervé Durand vicedirettore generale del Ministero agricolo francese, Carlos Cabanas, segretario generale del Dipartimento Agricoltura e Alimentazione del Dicastero spagnolo, e Felice Assenza, direttore generale delle Politiche internazionali e dell’Ue del Ministero delle Politiche agricole.

L'incontro è iniziato con la tradizionale analisi della situazione del mercato, tema affrontato durante l’intero l'anno nell’ambito degli specifici gruppi di contatto (pomodoro, fragole, aglio, pesche e nettarine, mele e pere e da oggi anche agrumi).

Riflettori puntati sull’embargo russo. Anche se per i prodotti ortofrutticoli comunitari sono state trovate alcune alternative al mercato sovietico, il Comitato ha convenuto sulla necessità di prolungare l’impiego di misure eccezionali per sostenere i produttori. I Paesi del sud-est asiatico e l'Estremo Oriente, ad esempio, sono nuove destinazioni ad alto potenziale, ma le conseguenze dell’embargo sono ancora evidenti e il dirottamento delle esportazioni Ue verso altri mercati è macchinoso e richiede tempo. Da qui la richiesta degli operatori di Spagna, Italia e Francia di essere ancora aiutati.

“Riguardo l’embargo – taglia corto Davide Vernocchi, coordinatore del settore ortofrutticolo dell'Alleanza delle Cooperative agroalimentari – c’è grande rammarico. Le tempistiche vanno bene, ma le indennità di ritiro sono troppo basse e scontentano un po’ tutti. E c’è anche qualche sospetto su come quest'anno sono state applicate le misure e quanta produzione sia stata effettivamente destinata agli indigenti”.



Per quanto riguarda le modifiche dell'Atto delegato n. 543 del 2011 sui Programmi operativi del settore ortofrutticolo, “abbiamo chiesto tutti – continua Vernocchi - una maggiore flessibilità della proposta, che tenga conto delle caratteristiche produttive dei singoli Paesi e, anche, delle specifiche peculiarità di mercato di ciascuno”.

Le delegazioni si sono impegnate a continuare a collaborare per una migliore organizzazione del settore, con particolare attenzione alla prevenzione e gestione delle crisi, alle misure ambientali e al mantenimento di norme di commercializzazione per i prodotti ortofrutticoli.

All’ordine del giorno anche le questioni fitosanitarie contro parassiti e malattie delle piante in comune. “Ma il concetto del mutuo riconoscimento non funziona – commenta Vernocchi – Ogni Paese va avanti a modo suo, il che crea disparità nell’utilizzo dei principi attivi. C’è poi preoccupazione, in tutti e tre i Paesi, per la mancata approvazione dell’impiego del dimetoato contro Drosophila suzukii su ciliegio e piccoli frutti. Soprattutto dopo un inverno mite come questo. Abbiamo anche parlato di difesa da Citrus Black Spot, Greening degli agrumi e Cimice asiatica. Oltre che contro la Xylella, avversità per la quale l’Italia è in prima linea”.

La prossima riunione annuale del Comitato misto si terrà nella primavera del 2017 in Italia.

Raffaella Quadretti
Editorial manager - Agroter Group
raffaella@agroter.net

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