Suglia (Apeo): «Primizie pugliesi colpite dal maltempo»

E sul lavoro etico l'imprenditore dice: scetticismo incomprensibile

Suglia (Apeo): «Primizie pugliesi colpite dal maltempo»
“Le piogge intense di questi ultimi giorni, accompagnate da un deciso abbassamento delle temperature, stanno provocando parecchi danni alle primizie pugliesi, in particolare a ciliegie e albicocche ma, anche, alle patate che, per essere raccolte, richiedono terreni asciutti”. E’ il commento di Giacomo Suglia, presidente Apeo e imprenditore pugliese Doc.

Dal primo maggio, e fino a ieri, infatti, le provincie di Bari e Andria Barletta Trani sono state investite da temporali e sbalzi termici, con le minime prossime ai 10 gradi centigradi. Nei prossimi giorni, però, le temperature dovrebbero tornare sugli standard del periodo.

“I danni – continua Suglia - sono importanti sulle ciliegie della varietà Bigarreau, che era in raccolta e per la quale stiamo verificando problemi di cracking. In questi giorni, quindi, ci sarà un vuoto dell’offerta di ciliegie pugliesi”.

“Purtroppo, come dico spesso, l’agricoltura è un mondo a sé, non possiamo programmare e pianificare come in altri settori perché, oltre che dalla geopolitica e dalla globalizzazione, dipendiamo anche dai capricci del meteo”.

Non solo, anche le questioni etiche stanno tenendo banco in questi ultimi giorni. “La nostra agricoltura, che riveste quasi un ruolo di ammortizzatore sociale, è chiamata sempre più spesso a soddisfare le esigenze alimentari della popolazione, prestando grande attenzione ai diversi processi produttivi, economici e qualitativi. Alla base di tutto questo, c’è il rispetto delle buone pratiche agricole, sociali ed etiche e di sistemi di qualità e sicurezza alimentare, con le certificazioni volontarie che la Distribuzione europea ci chiede”.

“A tale proposito – osserva il presidente di  Apeo - stiamo assistendo a uno strano scetticismo e incomprensibile atteggiamento da parte delle diverse parti coinvolte nel processo e nell’interpretazione della ratio della Rete di lavoro agricolo di Qualità, prevista dall’articolo 6 del Dl 91/2014, che meriterebbe, certamente, un’attenta analisi sulla burocrazia farraginosa e fuori dalla realtà, che stranamente, tanti conoscono, ma nessuno ha il coraggio di affrontare.  Lo strumento messo a disposizione dal Ministero delle Politiche Agricole consente agli agricoltori italiani di distinguersi da una concorrenza spietata e sleale, in quanto si tratta di una certificazione etica gratuita a differenza della certificazione volontaria quale la SA 8000, che richiede costi spesso inaccessibili per molte aziende agricole”.

“L’Apeo - conclude Suglia - si appella al buon senso e al rispetto dei ruoli, per tutelare i produttori, ma soprattutto i consumatori, sempre attenti alla qualità e alle fasi che portano frutta e verdure dalla campagna alla loro tavola”.

Raffaella Quadretti
Editorial manager - Agroter Group
raffaella@agroter.net

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