Attualità
Report accende i riflettori su Coop: tanto rumore per nulla
L'attesa trasmissione di Rai3 non ha prodotto nuovi elementi
Tanto rumore per nulla. A più di tre mesi dal pronunciamento dell'Antitrust che ha sanzionato Coop Italia e Centrale Adriatica per violazione dell'articolo 62 (vedi articolo di Italiafruit News), Report di Rai3 ha acceso i riflettori sulla vicenda. Per spegnerli subito dopo.
Fortunato Peron di Celox, prima, e Roldano Calzolari di Univeg, poi, hanno raccontato la loro esperienza in qualità di fornitori della più grande catena distributiva italiana. Ma a Fruit Logistica di Berlino, dal 3 al 5 febbraio scorso, quando la troupe di Report ha cercato di intervistare le grandi aziende private e cooperative fornitrici di Coop (da Alegra ad Apofruit, da Salvi Unacoa a Granfrutta Zani), non ha di fatto ottenuto conferme di comportamenti illeciti. Solo qualche risposta evasiva.
Del resto non ci sono stati altri interlocutori. Nessuna finestra aperta sulla Autorità garante per la concorrenza e il mercato, così come nessun interpello al Ministero delle Politiche agricole che potessero aiutare a fare luce sull’episodio legato all’articolo 62. Una norma fortemente voluta dallo stesso Dicastero dell’Agricoltura per migliorare i rapporti tra mondo produttivo e grande distribuzione.
Peccato, perché il tema avrebbe meritato un approfondimento serio. Le luci dei riflettori, invece, sono state ben presto deviate sui prestiti sociali dei consumatori. Ma questa è un’altra storia.
Copyright 2016 Italiafruit News
Fortunato Peron di Celox, prima, e Roldano Calzolari di Univeg, poi, hanno raccontato la loro esperienza in qualità di fornitori della più grande catena distributiva italiana. Ma a Fruit Logistica di Berlino, dal 3 al 5 febbraio scorso, quando la troupe di Report ha cercato di intervistare le grandi aziende private e cooperative fornitrici di Coop (da Alegra ad Apofruit, da Salvi Unacoa a Granfrutta Zani), non ha di fatto ottenuto conferme di comportamenti illeciti. Solo qualche risposta evasiva.
Del resto non ci sono stati altri interlocutori. Nessuna finestra aperta sulla Autorità garante per la concorrenza e il mercato, così come nessun interpello al Ministero delle Politiche agricole che potessero aiutare a fare luce sull’episodio legato all’articolo 62. Una norma fortemente voluta dallo stesso Dicastero dell’Agricoltura per migliorare i rapporti tra mondo produttivo e grande distribuzione.
Peccato, perché il tema avrebbe meritato un approfondimento serio. Le luci dei riflettori, invece, sono state ben presto deviate sui prestiti sociali dei consumatori. Ma questa è un’altra storia.
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