Castagne, la Basilicata intensifica la lotta al cinipide

Lanciati i primi esemplari di Torymus sinensis ottenuti nel centro di moltiplicazione regionale

Castagne, la Basilicata intensifica la lotta al cinipide
"In Basilicata la lotta biologica contro il cinipide del castagno è ancora più strategica in previsione delle azioni che in futuro dovranno essere messe in campo per rendere produttive le aree destinate all'attivazione della filiera del castagno". Così l'assessore alle politiche agricole e forestali Luca Braia ha commentato il lancio di 26 coppie di Torymus sinensis Kamijo, l'insetto antagonista naturale del cinipide, nelle zone castanicole della Val D'Agri, del Pollino e del Vulture Melfese.

Un lancio importante perché ha riguardato i primi esemplari sperimentali che sono stati ottenuti nel centro di moltiplicazione regionale del Torymus sinensis. Ogni lancio, effettuato dall'Ufficio Fitosanitario, è stato costituito da 10 provette (13 femmine più 7 maschi) per un totale di 200 individui.

"Si tratta di un'operazione incisiva contro il cinipide galligeno dal momento che l'esecuzione di questi lanci rappresenta una concreta azione volta al contenimento della sua diffusione", ha sottolineato l'assessore Braia, presente di persona alle prime operazioni di rilascio avvenute a Sasso di Castalda. 

La presenza del fitofago in Basilicata è significativa pur essendo, al momento, sotto controllo. Il Dipartimento regionale politiche agricole ha avviato la lotta biologica nel 2012 di concerto con il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, l'Università di Basilicata, l'Alsia e concordandola con le associazioni di castanicoltori dei Comuni nei cui territori è stata rilevata la presenza del cinipide.