L'ombra del pizzo su uve e meloni

Denunce a Rutigliano e Pachino, dove scende in campo Coldiretti

L'ombra del pizzo su uve e meloni
Negli ultimi giorni è tornata l'ombra del pizzo sull'agricoltura italiana. Tre casi: due a Rutigliano, in Puglia, segnalati dall'edizione di Bari de Il Quotidiano Italiano, e l'altro a Pachino, in Sicilia, denunciato in prima battuta dalla sezione di Siracusa della Coldiretti.

Nelle campagne baresi un gruppo di estorsori ha recentemente preso di mira due produttori d'uva da tavola, ai quali è stato imposto il pizzo minacciando la distruzione dei vigneti. Una situazione già vista più volte a livello locale: erano infatti stati segnalati decine di casi simili solo tra giugno e settembre 2015.

L'episodio pachinese riguarda invece il mercato dei meloni che, come spiega il direttore della Coldiretti di Siracusa Pietro Greco, "vede minori richieste da parte della Gdo a causa di intermediari che vessano gli agricoltori". In questa prima fase della stagione, infatti, i commercianti – secondo Greco – verrebbero "invitati" ad acquistare il prodotto in alcuni magazzini, e non più direttamente in campagna, dietro l'imposizione di una tassa non obbligatoria di 10 centesimi il chilo. Per affrontare la questione, scrive il quotidiano La Sicilia, si terrà a breve un incontro tra il Prefetto di Siracusa Armando Gradone e la Coldiretti locale.

Copyright 2016 Italiafruit News