Orogel con il vento in poppa, boom per i salutistici

I dati 2015. Nel prossimo triennio previsti 80 milioni di euro di investimenti

Orogel con il vento in poppa, boom per i salutistici
Centoquarantacinquemila tonnellate di prodotti ortofrutticoli freschi coltivati, novantaseimila tonnellate di prodotti ortofrutticoli surgelati venduti. Si gioca su questi due numeri il business di Orogel, che chiude il 2015 con un fatturato di 196 milioni di euro per il surgelato, con una crescita dell'8,9% sull'anno precedente.

Orogel, che conta 1.590 soci che coltivano ortofrutticoli in campo aperto con sistemi di produzione integrata e biologica, si conferma la prima azienda in Italia nel settore dei vegetali freschi surgelati e prevede investimenti nel triennio 2016-2018 per 80 milioni di euro.

Il buon andamento aziendale è confermato da tutti i principali indici di bilancio: il patrimonio netto contabile è salito a 137 milioni (+9,6%), mentre il capitale immobilizzato è pari a 114 milioni di euro (come nell’esercizio precedente). La posizione finanziaria netta è migliorata, poi, di 14,8 milioni di euro.

Il gruppo cooperativo cesenate beneficia della crescita del mercato dei prodotti salutistici, di cui è interprete e promotore. Un prodotto che unisce qualità e sicurezza a rapidità di preparazione: caratteristiche proprie, queste, della Linea Benessere di Orogel che, con una crescita delle vendite del 35,3%, migliora la già eccellente performance del segmento ‘salutistici’.



“La voglia di nutrirsi correttamente, di scegliere un marchio che ha fatto di trasparenza e tracciabilità il proprio tratto distintivo – afferma il direttore generale Giancarlo Foschi – è una chiave di lettura che spiega i numeri positivi del bilancio del Gruppo Orogel”.

Nel complesso le 10 società che compongono il Gruppo Orogel hanno chiuso l’esercizio 2015 con performance decisamente positive per un fatturato aggregato di 429 milioni di euro.

Gli investimenti sono un capitolo importante nello sviluppo aziendale. L'azienda è impegnata nell'ampliamento del sito produttivo di Cesena, per cui ha previsto uno stanziamento di 30 milioni di euro: qui dovrebbero sorgere due nuovi magazzini per i surgelati, tre nuovi reparti e un'area logistica. Le ruspe sarebbero dovute entrare in azione questo mese ma, come ha spiegato l'amministratore delegato Bruno Piraccini, la Soprintendenza ha bloccato nuovamente il cantiere. Per i controlli archeologici e i conseguenti ritardi, l'azienda ha spiegato di aver perso già 2 milioni di euro.

Tra gli altri investimenti ci sono anche 10 milioni per il potenziamento impianti con innovazione tecnologica per la surgelazione degli ortaggi; 7 milioni per un nuovo sistema di alimentazione a temperatura controllata per accogliere e avviare immediatamente gli ortaggi freschi in arrivo dalla campagna nella linea di surgelazione; 15 milioni per potenziare lo stabilimento di Policoro, 10 milioni per il settore freschi di Orogel Fresco e 8 milioni destinati al miglioramento dello stabilimento di Ficarolo.

Anche nel 2015, Orogel si è confermata prima azienda italiana nel settore dei vegetali freschi surgelati, con una quota complessiva di mercato del 22,16%. In altri termini: un quarto dei prodotti vegetali consumati in Italia proviene dagli stabilimenti del sistema Orogel.

Maicol Mercuriali
Italiafruit News
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