Attualità
Le insalate che restaurano approdano in Friuli
Gli Orti di Venezia da ieri sugli scaffali di 50 Pdv Coop Alleanza 3.0. Tamai: 2016 positivo
Ortaggi e cultura a braccetto con le insalate a marchio "Gli Orti di Venezia". Che varcano i confini regionali: da ieri le insalate della linea "Gli Orti di Venezia per Trieste" sono sugli scaffali del reparto ortofrutta di 50 punti vendita Coop Alleanza 3.0 del Friuli Venezia Giulia. L'azienda del veneziano Paolo Tamai, come si legge in un comunicato stampa, approda così, per la prima volta, in terra friulana grazie a Coop Alleanza 3.0 e alla sua rete di punti vendita.
Attraverso la vendita delle insalate fresche e pronte da gustare "Gli Orti di Venezia per Trieste", l'imprenditore veneto, in collaborazione con Coop Alleanza 3.0, sostiene il restauro di alcuni dipinti custoditi dal Civico Museo Sartorio di Trieste, risalenti al periodo tra il XV e il XVII. La partnership con la Cooperativa è stata immediata: il progetto infatti ha colto gli obiettivi di Coop vicinanza al territorio e alla cultura.
Lo scorso dicembre Tamai arriva a Trieste e si impegna, insieme a Coop Alleanza 3.0, con il Comune di Trieste a garantire la copertura economica dei lavori di restauro di sei opere conservate nella Quadreria del Civico Museo Sartorio di Trieste e in attesa da tempo di un intervento di recupero: "L'ebrezza di Noe", "Suicidio di Lucrezia", "Decollazione di San Giovanni Battista", "Ecce Homo o Cristo deriso", "Madonna col Bambino", "L'ebrezza di Noe" e "Madonna col Bambino di Pasqualino Veneto".
Nel sostenere l'intervento di restauro, dal valore complessivo di 25mila euro, l'imprenditore è supportato soltanto dai consumatori del Friuli Venezia Giulia che decidono di acquistare le insalate fresche, sane e naturali "Gli Orti di Venezia per Trieste" e che intendono contribuire così all'adozione dei dipinti. L'iniziativa si chiama infatti "Adotta una Pinacoteca" perché al termine dei lavori di restauro, le opere d'arte, provenienti dalle collezioni private di illustri famiglie triestine e donate ai Civici Musei di Storia ed Arte, troveranno uno spazio espositivo dedicato. Nascerà, infatti, una "nuova" pinacoteca di arte antica che verrà allestita al secondo piano del Civico Museo di Villa Sartorio.
Le confezioni di insalata "Gli Orti di Venezia per Trieste" presentano un incarto dedicato che aiuta subito il consumatore a identificare l'iniziativa di carattere artistico-culturale che va a supportare attraverso l'acquisto del prodotto. Il packaging ha una veste grafica che associa la riconoscibile tovaglietta a quadretti con il marchio "Gli Orti di Venezia" all'immagine della facciata esterna del Civico Museo Sartorio.
"Il 2016 sta rappresentando per noi un anno importante a livello di performance commerciali, in termini di punti vendita forniti e soprattutto di soddisfazione del cliente - dichiara Paolo Tamai, titolare de "Gli Orti di Venezia"- Il nostro arrivo in tutti i punti vendita Coop Alleanza 3.0 del Friuli Venezia Giulia era sicuramente tra gli obiettivi che ci eravamo prefissi quest'anno e siamo felici di averlo raggiunto. Abbiamo una clientela sempre più attenta all'acquisto dei prodotti e dalle materie prime con cui sono realizzati. Non solo, i nostri consumatori sono sempre più consapevoli che la scelta del nostro prodotto è finalizzato a gustare un prodotto sano e naturale ma anche a fornire il contributo a un progetto culturale socialmente rilevante, con ricadute dirette sul territorio e sulle sue ricchezze artistiche".
Attraverso la vendita delle insalate fresche e pronte da gustare "Gli Orti di Venezia per Trieste", l'imprenditore veneto, in collaborazione con Coop Alleanza 3.0, sostiene il restauro di alcuni dipinti custoditi dal Civico Museo Sartorio di Trieste, risalenti al periodo tra il XV e il XVII. La partnership con la Cooperativa è stata immediata: il progetto infatti ha colto gli obiettivi di Coop vicinanza al territorio e alla cultura.
Lo scorso dicembre Tamai arriva a Trieste e si impegna, insieme a Coop Alleanza 3.0, con il Comune di Trieste a garantire la copertura economica dei lavori di restauro di sei opere conservate nella Quadreria del Civico Museo Sartorio di Trieste e in attesa da tempo di un intervento di recupero: "L'ebrezza di Noe", "Suicidio di Lucrezia", "Decollazione di San Giovanni Battista", "Ecce Homo o Cristo deriso", "Madonna col Bambino", "L'ebrezza di Noe" e "Madonna col Bambino di Pasqualino Veneto".
Nel sostenere l'intervento di restauro, dal valore complessivo di 25mila euro, l'imprenditore è supportato soltanto dai consumatori del Friuli Venezia Giulia che decidono di acquistare le insalate fresche, sane e naturali "Gli Orti di Venezia per Trieste" e che intendono contribuire così all'adozione dei dipinti. L'iniziativa si chiama infatti "Adotta una Pinacoteca" perché al termine dei lavori di restauro, le opere d'arte, provenienti dalle collezioni private di illustri famiglie triestine e donate ai Civici Musei di Storia ed Arte, troveranno uno spazio espositivo dedicato. Nascerà, infatti, una "nuova" pinacoteca di arte antica che verrà allestita al secondo piano del Civico Museo di Villa Sartorio.
Le confezioni di insalata "Gli Orti di Venezia per Trieste" presentano un incarto dedicato che aiuta subito il consumatore a identificare l'iniziativa di carattere artistico-culturale che va a supportare attraverso l'acquisto del prodotto. Il packaging ha una veste grafica che associa la riconoscibile tovaglietta a quadretti con il marchio "Gli Orti di Venezia" all'immagine della facciata esterna del Civico Museo Sartorio.
"Il 2016 sta rappresentando per noi un anno importante a livello di performance commerciali, in termini di punti vendita forniti e soprattutto di soddisfazione del cliente - dichiara Paolo Tamai, titolare de "Gli Orti di Venezia"- Il nostro arrivo in tutti i punti vendita Coop Alleanza 3.0 del Friuli Venezia Giulia era sicuramente tra gli obiettivi che ci eravamo prefissi quest'anno e siamo felici di averlo raggiunto. Abbiamo una clientela sempre più attenta all'acquisto dei prodotti e dalle materie prime con cui sono realizzati. Non solo, i nostri consumatori sono sempre più consapevoli che la scelta del nostro prodotto è finalizzato a gustare un prodotto sano e naturale ma anche a fornire il contributo a un progetto culturale socialmente rilevante, con ricadute dirette sul territorio e sulle sue ricchezze artistiche".
