Melone veronese, inizio di stagione favorevole

Apo Scaligera: prezzi superiori del 40-50% rispetto all'analogo periodo 2015, interesse della Gdo

Melone veronese, inizio di stagione favorevole
Buon inizio di stagione per il melone veronese, che in queste prime battute spunta quotazioni del 40%-50% circa più alte rispetto all’analogo periodo del 2015.  A spiegarlo, a Italiafruit News, è Giancarlo Bellini, responsabile commerciale di Apo Scaligera, che produce circa 6mila tonnellate ogni anno, per l’80% concentrate da adesso sino ai primi di luglio.
“La raccolta, che normalmente si protrae fino a settembre, è partita il 18 maggio, in ritardo di una settimana circa rispetto allo scorso anno", esordisce Bellini. "Le temperature basse di maggio hanno influenzato la maturazione e i volumi sono al momento contenuti e ben gestibili”. 

“La campagna commerciale - aggiunge Bellini - parte sotto auspici interessanti; la Sicilia ha scaricato quasi tutto il prodotto, nel Centro sud c’è una riduzione di superfici mentre nel mantovano, dove la produzione entrerà in scena la settimana prossima, si parla di allegagione non ottimale. Nel veronese, fino a questo momento, la fioritura è uniforme e la produzione regolare”.



Il mercato sta rispondendo bene: “c’è diffuso interesse nei confronti del prodotto da parte delle catene italiane, mentre iniziano ad arrivare richieste da Germania e Paesi dell’Est; i prezzi del prodotto lavorato sono interessanti”.

Dal punto di vista varietale, Apo Scaligera continua a puntare sulla tipologia Macigno, retato che segna la fetta, sia nella versione precoce (Talento) che tardivo (Sogno); nelle ultime stagioni si è fatto largo SV5448, cultivar tardiva dalla buona resistenza che sta ritagliandosi sempre più spazio e vale già oggi il 20% circa della produzione totale: “riteniamo possa rivelarsi una soluzione vincente per le prossime stagioni”, conclude Bellini.

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