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«Una grandinata pesante per la Romagna»

Ad avere la peggio, nelle zone colpite, albicocche e varietà precoci di pesche e nettarine

«Una grandinata pesante per la Romagna»
La frutta estiva è stata tra le produzioni più rovinate dalla grandinata che domenica scorsa si è abbattuta sulla Romagna. Il fenomeno ha interessato una striscia che comprende centinaia di ettari coltivati a frutta, ortaggi e cereali tra le province di Forlì-Cesena e di Ravenna.

"Si è trattato – spiega a Italiafruit News Andrea Ferrini, presidente di Coldiretti Forlì-Cesena e presidente del Condifesa Romagna – di un fenomeno pesante che ha interessato una vasta area della Romagna. In alcune zone si sono visti chicchi di ghiaccio grandi come noci".

Per fortuna la maggior parte delle aree frutticole delle due province non sono state influenzate dal fenomeno. Dall'area collinare di Castrocaro, la grandine è "scesa" verso la pianura del forlivese toccando le frazioni di Carpinello, Villa Selva, Pievequinta e poi il comune di Forlimpopoli. Da lì è proseguita lungo la via Emilia, in direzione Cesena, colpendo le zone di Pievesestina, Diegaro, Sant'Andrea in Bagnolo e Martorano, per poi "saltare" verso il ravennate raggiungendo le aree di Pisignano, Castiglione di Cervia e Savio.

"Come Coldiretti – sottolinea Ferrini – stiamo raccogliendo in questi giorni le segnalazioni degli agricoltori. E' ancora presto per quantificare l'entità dei danni. In ogni caso non ci saranno sicuramente gli estremi per la richiesta dello stato di calamità naturale".

Dai primi pareri raccolti da Italiafruit News sembra che ad avere la peggio siano state le albicocche e le varietà precoci di pesche e nettarine (per esempio Big Bang), queste ultime quasi pronte per la raccolta. Per le aziende agricole che hanno subito danni è verosimile stimare una percentuale di prodotto rovinato che va dal 5 al 50-60% della loro produzione frutticola. Nella lista delle colture più danneggiate compaiono anche le fragole e le bietole, secondo la Coldiretti di Forlì-Cesena.
 
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