Attualità

Jack Ma: prodotti falsi di qualità migliore e meno cari

Le inaudite affermazioni del fondatore di Alibaba, partner del Mipaaf. Alla faccia del made in Italy

La scorsa settimana il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina ha annunciato il potenziamento della cooperazione tra Alibaba e il Mipaaf, per la protezione dell’agroalimentare italiano, con futuri piani di sviluppo che prevedono la possibilità di estendere la collaborazione ad altre piattaforme di commercio elettronico del gruppo. L’obiettivo è tutelare i consumatori negli acquisti online e i marchi, con particolare attenzione ai prodotti agroalimentari italiani di qualità certificata.

"Siamo l’unica istituzione al mondo ad avere, da oltre un anno, un accordo con Alibaba per proteggere i nostri prodotti, rimuovendo quelli falsi dagli scaffali virtuali come succede per i grandi brand". E, fin qui, tutto bene.

Poi, però, il fondatore di Alibaba, Jack Ma, alla recente presentazione dei risultati agli investitori, ha dichiarato che i prodotti contraffatti sono ormai migliori degli autentici, con sempre maggiori possibilità di aggirare i controlli. "I falsi – ha specificato Ma - sono di migliore qualità e a un prezzo competitivo rispetto agli originali".

Il che, detto da un intermediario nel processo di vendita, preoccupa. Se poi si tratta del più grande negozio online del mondo, con il quale il nostro Ministero delle politiche agricole scende a patti, le cose diventano gravi.

Alibaba, tra l’altro, è già in una situazione critica: circa un mese fa l'organizzazione non profit International Anticounterfeiting Coalition, che lavora nella lotta alla falsificazione, ha estromesso la società cinese per dubbi sulle sue prassi anti-contraffazione. Un fenomeno che, lo ricordiamo, solo per l'Italia vale 7 miliardi di euro.

Così, il patron di Alibaba ha rimarcato che, sì, la collaborazione con le autorità cinesi l'anno scorso ha portato a 300 arresti e la chiusura di 46 siti illegali, ma risolvere il problema al 100% è difficile perché significa "combattere contro l'istinto umano".

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