L'aglio tra tradizione e valore umano

Il Consorzio di tutela racconterà a Macfrut la storia del Bianco Polesano Dop

L'aglio tra tradizione e valore umano
C'è soddisfazione in "casa" del Consorzio di Tutela dell'Aglio Bianco Polesano Dop per il buon esito della raccolta in provincia di Rovigo (Veneto).

Come conferma a Italiafruit News il presidente del Consorzio Massimo Tovo, "il raccolto presenta una pezzatura nella media e buone caratteristiche qualitative ed estetiche, con una sanità importante, che mancava da qualche anno e che, quindi, assicura una grande conservabilità".

Condizioni che fanno pensare a una stagione positiva anche sotto il profilo commerciale. "Le prime contrattazioni sono partite bene – sottolinea – Finora le vendite sono in linea con lo stesso periodo del 2015, quando registrammo un buon incremento, e i prezzi sono soddisfacenti anche per le favorevoli condizioni di mercato internazionali".

La stagione dell'aglio, osserva Toso, è partita senza stock e, al contempo, la Spagna, primo Paese produttore europeo, ha da subito cominciato a esportare ingenti quantitativi nei Paesi extra-Ue. Il mix di questi due fattori sta favorendo la tenuta delle quotazioni in Europa. "Ipotizziamo che i prezzi che spunteremo in questa stagione possano mantenersi sui livelli dell'annata precedente".

Prodotto di tradizione secolare, l'Aglio Bianco Polesano Dop viene oggi coltivato da una trentina di soci – in gran parte aziende familiari – su 70 ettari nei comuni rodigini di Adria, Arquà Polesine, Bosaro, Canaro, Canda, Castelguglielmo, Ceregnano, Costa, Crespino, Fiesso Umbertiano, Frassinelle, Fratta, Gavello, Guarda Veneta, Lendinara, Lusia, Occhiobello, Papozze, Pettorazza, Pincara, Polesella, Pontecchio, Rovigo, S. Bellino, S. Martino di Venezze, Villadose, Villamarzana, Villanova del Ghebbo e Villanova Marchesana.

Il metodo di produzione e lavorazione rappresenta il plus fondamentale della Dop veneta: "Il mantenimento del bulbo radicale – rimarca Tovo – implica maggiori costi ma garantisce al consumatore una qualità e una serbevolezza nettamente superiori all'aglio normale, poiché la testa del prodotto non rischia di essere attaccata da agenti patogeni e dall'umidità. L'Aglio Bianco Polesano Dop va conservato in ambiente fresco e arieggiato ed è famoso proprio perché, prima che arrivasse la frigo-conservazione, manteneva inalterate le sue caratteristiche per molto tempo. Il disciplinare di produzione, inoltre, non prevede trattamenti anti-germoglianti, che vengono invece realizzati normalmente nei Paesi esteri da cui importa l'Italia". Cina e Spagna, solo per citare due esempi.

Dal 14 al 16 settembre il Consorzio di Tutela dell'Aglio Bianco Polesano Dop sarà presente al Macfrut di Rimini all'interno dello stand di Piazza Lusia. "Per l'occasione – conclude Tovo – stiamo organizzando un evento per presentare a operatori del settore e buyer tutto ciò che sta dietro al nostro aglio, dalla massima attenzione alla qualità e alla tracciabilità completa (il nome del produttore è indicato in etichetta, ndr), al valore umano delle famiglie che guidano le aziende agricole socie".

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