Un'arma in più per la geodisinfezione: l'ozono

Risultati incoraggianti dai test iniziati in Spagna e proseguiti in Italia

Un'arma in più per la geodisinfezione: l'ozono
Con la messa al bando del bromuro di metile e la netta riduzione del numero di principi attivi autorizzati a livello comunitario, risulta sempre più difficile attuare un'efficace disinfezione dei terreni agrari.

Una possibile soluzione a tal proposito giunge dalla Spagna, dove Emilio Villanueva, fondatore dell'azienda valenciana Agrozono, ha testato l'efficacia dell'ozono come geodisinfestante, addizionandolo all'acqua di irrigazione; i risultati si sono rivelati estremamente incoraggianti, con un controllo quasi totale di virus, funghi e batteri, seguito da un incremento della produzione non indifferente. Questo gas incolore, dall'odore pungente, presenta infatti un'azione antibatterica, antivirale e, grazie al suo alto potere antiossidante, agisce direttamente sul germe.

Per attuare la sua idea, Villanueva ha sviluppato, assieme ad una squadra di tecnici, un macchinario capace di creare e iniettare nel terreno, una miscela a base di acqua e ozono; dopo un anno di ricerche, il team spagnolo ha centrato l'obiettivo con Agrz800, un sofisticato macchinario in grado non solo di produrre ozono in quantità superiori a quelle presenti in commercio, ma anche di iniettarlo nel suolo con una pressione tale da sfruttare i suoi effetti benefici, prima che si riconverta in ossigeno.

I primi test sono stati condotti tra il 2015 e il 2016, su agrumi e alcune orticole quali zucchine, cetrioli e peperoni, non solo in Spagna ma anche in alcune zone del Sud Italia, dai quali sono stati ottenuti i primi dati provvisori, ossia una disinfezione quasi del 100% ed un incremento produttivo del 14%; con l'estensione delle prove sperimentali su altre colture, si avranno dati definitivi.

Oltre alla miscela a base di ozono e acqua, vengono aggiunti al suolo microrganismi benefici come Trichoderma, rizobatteri e Mychorrhizae i quali impediscono la ricolonizzazione del suolo da parte dei patogeni.

A differenza delle altre disinfezioni chimiche, questo tipo di trattamento non richiede alcuna autorizzazione speciale. Inoltre la manodopera richiesta è veramente ridotta: è sufficiente infatti un solo tecnico per far funzionare la macchina ed il costo si aggira sui 1.200-1.500 euro per ettaro.

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