Embargo, la Spagna ritira altre 500 tonnellate di prugne

Il Ministero dell'agricoltura ricorre a quote aggiuntive dopo aver esaurito i volumi Ue assegnati

Embargo, la Spagna ritira altre 500 tonnellate di prugne
Il Ministero dell'Agricoltura spagnolo ha deciso di ampliare i quantitativi di prugne che saranno ritirati – come misura di sostegno agli effetti dell'embargo russo sul settore ortofrutticolo – di 500 tonnellate.

Quando la Commissione europea ha prorogato di un anno – dal 30 giugno 2016 al 30 giugno 2017 – le azioni post embargo (clicca qui per leggere l'articolo), assegnando ai vari Paesi le quote di ritiro (13.900 tonnellate per l'Italia, 38.800 per la Spagna), ha anche previsto una quantità supplementare fino a 3.000 tonnellate per tutti gli Stati membri.

La Spagna, esaurite le 1.500 tonnellate riservate a prugne, uva da tavola e kiwi, ha deciso di far ricorso proprio a una parte di questa quota aggiuntiva per le prugne, in particolare la varietà Fortuna che, sottolinea in una nota il Ministero dell'Agricoltura spagnolo, sta facendo registrare prezzi inferiori rispetto all'ultima stagione.

Madrid avrà così a disposizione altre 2.500 tonnellate per soddisfare le eventuali esigenze di colture non ancora entrate in produzione.

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