Goji nero, la nuova frontiera dei superfrutti

Rispetto alle bacche rosse ha proprietà antiossidanti ancora maggiori

Goji nero, la nuova frontiera dei superfrutti
La nuova frontiera dei superfrutti coltivati in Italia potrebbe essere il goji nero. Alcune aziende, come la piemontese Perla, stanno testando la coltura: una solanacea appartenente al genere Lycium, come le classiche bacche di goji rosse (varietà barbarum), ma con caratteristiche fenotipiche diverse, come le foglie più strette e allungate, e un frutto che si presenta maggiormente schiacciato.

“E’ un mondo tutto da scoprire – spiega a Italiafruit News Sebastiano Iapichello, titolare dell’azienda agricola di Rocca Grimalda (Alessandria), nell’Alto Monferrato – dopo aver piantato il goji rosso in diverse selezioni, ho provato il nero, di cui sono riuscito ad avere alcune piante grazie al mio vivaista. Cresce selvatica tra la Cina, la Mongolia e la Russia e dal punto di vista nutrizionale, stando alla bibliografia esistente, la bacca nera è ancora più ricca di antiossidanti rispetto alla rossa. Abbiamo deciso di condurre questo test per differenziarci ed elaborare una proposta originale. Inizialmente, viste le modeste quantità, pensiamo di trasformarlo, unendolo al nostro succo di mela: il goji nero ha un sapore piuttosto neutro, vedremo che sviluppo avrà. Nel frattempo, stiamo testando il gradimento nel fresco con le bacche rosse, valutando se utilizzarlo per i succhi”.



La Perla è una piccola azienda ortofrutticola, che coltiva frutti – tra cui antiche varietà piemontesi – e ortaggi. Inoltre produce succhi e sidro di mele. “Prodotti che hanno successo – afferma Iapichello – siamo soddisfatti dei risultati. Stiamo facendo un succo estivo con le mele Summered e poi, nel corso della stagione, trasformeremo altre varietà, così da avere succhi sempre con diverse caratteristiche”.

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