Sicilia nuovo bacino del bio per Terremerse

Cenzuales: il punto sulla sinergia con Apofruit e sulla campagna estiva

Sicilia nuovo bacino del bio per Terremerse
Gli effetti positivi si stanno facendo sentire. Certo, qualche meccanismo è ancora da mettere a punto alla perfezione, ma stringere una sinergia operativa tra due imprese del calibro di Terremerse-Pempacorer e Apofruit non è certo un gioco da ragazzi. Il progetto d’integrazione della filiera ortofrutta tra le due cooperative romagnole è partito ufficialmente nel gennaio scorso e sta vivendo la prima campagna estiva. Ma oltre alla quotidianità il progetto guarda avanti: nuovi mercati, ricerca varietale e innovazione gestionale sono tra gli obiettivi più importanti che le due imprese vogliono perseguire con la volontà di creare un vantaggio, non solo economico, per i soci delle due strutture.

“Con Apofruit aggreghiamo volumi per aggredire mercati più lontani o con una clientela più ampia – spiega a Italiafruit News Alessandro Cenzuales, direttore ortofrutta di Terremerse – e l’innovazione varietale che portiamo avanti assieme parte dagli orientamenti del consumatore. Stiamo lavorando in sinergia sul kiwi, un prodotto target per noi che potrà avere un importante sviluppo dei volumi nel Far East nei prossimi anni. La collaborazione in Origine, con il marchio Sweekie, va in questa direzione. E poi c’è la pera rossa Falstaff, il susincocco… Certo che, prima di offrire ai nostri soci queste novità, dobbiamo fare le necessarie verifiche. Sul kiwi rosso, per esempio, nei nostri campi prova abbiamo verificato alcune criticità legate all’adattamento climatico, una condizione che potrebbe rappresentare una barriera per questa varietà; dobbiamo capire meglio, per questo abbiamo rallentato un attimo”.

Le sinergie tra Terremerse e Apofruit si poggiano su tre pilastri: mercato, produzione e base sociale. “Aggregando l’offerta – riprende il manager – abbiamo la possibilità di servire nuovi mercati; stiamo puntando su Medio Oriente e Far East. Da gennaio tutta la parte logistica e la gestione dei magazzini è in comune: abbiamo cercato di creare specializzazione, eliminando inefficienze, dando più competenze alla forza lavoro, ottenendo economie di scala. Ma l’aspetto più nuovo è quello nei rapporti con le basi sociali, che rimangono associate alle singole cooperative, ma hanno un unico regolamento di funzionamento”.

Sull’andamento della campagna estiva, il direttore ortofrutta di Terremerse parla di alti e bassi. “Le albicocche, per un problema di volumi dovuti a fattori climatici, sono partite male, con prezzi non interessanti, ma poi nel corso della stagione si sono riprese. Pesche e nettarine sono andate leggermente meglio dello scorso anno, spuntando prezzi migliori. Riscontriamo un calo di volumi nell’areale romagnolo e ci stiamo muovendo su altre zone del Paese, laddove la frutticoltura è ancora un elemento attrattivo, per tenere in equilibrio la produzione: parlo di Calabria e Sicilia. Sull’isola siamo partiti col melograno e proporremo, nella parte occidentale, nuove colture biologiche per quel territorio, parlo di uva senza semi e varietà precoci di pesche e nettarine. Vogliamo dare continuità alla stagione, cercando di entrare in Gdo con il maggior anticipo possibile per evitare che lo facciano gli spagnoli”.

L’espansione al Sud sta portando a Terremerse una crescita degli associati. “Abbiamo trovato molti giovani agricoltori interessati alla frutticoltura organizzata e il modello cooperativo ha riscontrato interesse – precisa Cenzuales – e tra le novità che stiamo valutando c’è anche la produzione di luppolo. Siamo reduci da un viaggio in Germania e stiamo conducendo test in campi prova su diverse varietà per capire se può essere una coltura interessante per noi”.

Per Terremerse ci sono novità anche nella gestione agronomica delle colture. Proprio quest’ultimo aspetto sarà anche al centro di un convegno con tavola rotonda che la cooperativa sta organizzando per il 14 settembre al Macfrut di Rimini: “Agronomica 3.0: la nuova fase della lotta integrata”. Agronomica 3.0 è il portale progettato da Terremerse per fornire agli imprenditori agricoli un valido supporto per la gestione delle tecniche colturali, in particolare gli interventi di difesa, utilizzando così i fitofarmaci più idonei e solo quando servono, per una prospettiva sempre più ecosostenibile. Il sistema è particolarmente utile a supporto della coltivazioni biologiche.

Copyright 2016 Italiafruit News