Rapporto Coop 2016, gli italiani diventano «clean»

Pedroni: amiamo le sperimentazioni e i nuovi prodotti light e global

Rapporto Coop 2016, gli italiani diventano «clean»
Mangiamo di meno in quantità ma più global, i cibi sono sempre più light, i prodotti "senza" (senza sale, senza glutine, ecc.) crescono e si afferma lo stile alimentare clean. Ripulirsi è, infatti, il mantra a tavola dei nuovi italiani secondo il Rapporto Coop 2016 (clicca qui per scaricare lo studio integrale) sui consumi e gli stili di vita, presentato ieri a Milano, e redatto dall'Ufficio Studi di Ancc-Coop (Associazione nazionale cooperative di consumatori) con la collaborazione scientifica di Ref Ricerche, il supporto d'analisi di Nielsen e i contributi originali di Iri Information Resources, Gfk, Demos, Nomisma e Ufficio Studi Mediobanca.

"Per fornire al proprio organismo solo carburante sano – spiega lo studio – gli italiani hanno riscoperto gli ingredienti antichi, diventati i superfood di oggi": lo zenzero, la quinoa, la curcuma registrano tassi di crescita del fatturato a tripla cifra. Oramai è fuga dalla carne; il biologico ha assunto le sembianze del consumo di massa, mentre s'impenna il carrello dei cibi etnici. Ma, purtroppo, facciamo sempre più ricorso anche a pillole, integratori e beveroni, in nome di una dieta perenne. 

Lo studio evidenzia che "sta nascendo una nuova società" nella quale "l'ambiente è un bene primario". La ricerca della sostenibilità dal carrello della spesa è diventata un "credo diffuso: in Europa, solo per fare qualche esempio, siamo i più attenti alle etichette e i primi anche per raccolta differenziata. Lo smarthphone, poi, è un vero e proprio "compagno di vita" con 15 milioni dispositivi venduti solo nell'ultimo anno.

Nella grande distribuzione, sottolinea lo studio, "ottengono soddisfazioni economiche solo gli specializzati, in grado di colpire target individuali di consumatori. La redditività degli specialisti nel largo consumo è cinque volte quella della grande distribuzione tradizionale".

"I nostri connazionali – ha spiegato Marco Pedroni, presidente di Coop Italia, prima catena della Gdo in Italia – sono amanti della sperimentazione, cercano nuovi prodotti, amano le novità più degli europei. E noi stiamo innovando sia in termini di prodotto, sia come format". Il Supermercato del Futuro presentato all'Expo, infatti, diventerà presto realtà a Milano, con un'apertura prevista a fine anno in zona Bicocca. Si stanno sperimentando nuovi punti vendita anche a Torino, Firenze e Modena.

Secondo il rapporto, "il Pil dell'Italia dovrebbe chiudere il 2016 con un più 0,6%" e "i consumi dovrebbero attestarsi su un più 1,1%". Tuttavia, ha evidenziato Pedroni, "la spesa per i beni di largo consumo resta al palo, le nostre vendite a valore sono stabili e abbiamo fatto i primi passi sulle rotte internazionali. Oltre 700 prodotti a marchio hanno già raggiunto gli scaffali reali e virtuali del mercato asiatico e degli Emirati Arabi coinvolgendo oltre 200 aziende fornitrici. Inoltre, una gamma di prodotti Fior Fiore è già reperibile sugli scaffali francesi".

Sul fronte politico Ancc-Coop ha chiesto al governo di "evitare azioni repressive sui consumi" (per esempio: aumento dell'Iva) e, al tempo stesso, di varare un insieme di misure di sostegno concreto per i giovani. "Investire sulle giovani generazioni è un segnale di futuro", ha sottolineato Stefano Bassi, presidente di Ancc-Coop. La ricchezza oggi è concentrata nel portafoglio degli anziani e lascia scoperti gli under35: "Sulla generazione dei millennials e sulle altre a seguire grava un tasso di disoccupazione pari al 37,6% e 4 su 5 di loro ammettono di sentirsi ai margini della società".

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