Il reparto ortofrutta protagonista del negozio del futuro

Le tendenze internazionali al workshop d’apertura di Macfrut

Il reparto ortofrutta protagonista del negozio del futuro
Entrando nel nuovo format “365” di Whole Foods a Los Angeles si ha subito l’impressione di una profonda modificazione nel modo di fare retailing da parte del colosso americano. Per un cliente tipo, la prima considerazione riguarderà l’arredo freddo e spartano, quasi da discount, che si contrappone all’ambiente caldo e accogliente delle realizzazioni classiche di Whole Foods. Per un professionista, invece, il primo colpo d’occhio cadrà sulle dimensioni del reparto ortofrutta, che accoglie i clienti dopo l’ingresso: la sensazione è che abbia “spostato” su un lato del negozio il grocery; a un esame più accurato si comprende che ciò è avvenuto allargando l’area dedicata all’ortofrutta. Quest'ultima, infatti, occupa circa un 30% della superficie complessiva  – a fronte del canonico 10% del totale assegnato nei nostri supermercati al reparto ortofrutta – di cui un terzo all’interno di una zona refrigerata per la verdura, come si era visto finora solo nei Warehouse Club di Cosco e Walmart.


365 Whole Foods

“Wow!” avranno detto i clienti entrando nella prima realizzazione del “365” in California, proseguendo probabilmente con le esclamazioni davanti a un banco self service per i vegetali freschi pronti che conta oltre trenta prodotti in bella mostra, in attesa di essere mixati a piacere dal cliente e soddisfare ogni palato. E “wow!” abbiamo detto noi quando, arrivati a contare oltre 400 referenze, ci siamo accorti che mancava ancora la frutta secca, declinata fra sfuso e confezionato su un lineare di oltre sei metri.
Dopo spazi e referenze, il pensiero è andato alle performance, sulle quali è venuto in aiuto il capo-negozio, un ragazzone di una trentina d’anni vestito come un rapper e con due giganteschi dilatatori alle orecchie: “L’ortofrutta – ha detto - è il nostro futuro: preparazioni self service a negozio e prodotti venduti a peso anziché a pezzo come da voi in Italia, sono il modo per renderla più popolare, con un differenziale di prezzo rispetto al Whole Foods classico dal 15 al 30%, mantenendo però le stesse materie prime in un’ambientazione meno costosa e più informale”. 


Sprouts Farmers Market

A pochi chilometri di distanza, Sprouts Farmers Market ci riporta all’atmosfera curata del reparto ortofrutta tipico dei punti di vendita americani di alto profilo. In questa zona è il negozio per i ceti più abbienti, lo si vede già dal parcheggio, ma anche qui l’ortofrutta è la regina incontrastata: prodotti locali, biologici, naturali, preparazioni, specialità e ogni altro ben di Dio su oltre il 20% della superficie espositiva.


Grand Frais

L’ortofrutta al centro della strategia di fidelizzazione dei clienti non è però una prerogativa americana; Grand Frais, il category killer francese nato dall’idea di un grossista di frutta e verdura parigino, miete successi oltralpe e presto sbarcherà in Italia, portando il suo format basato sui freschi - sull’ortofrutta in particolare – nelle nostre periferie vicino ai centri commerciali.


Dimar

E in Italia? Siamo come il solito in ritardo, ma la maggior parte dei distributori sta pensando e progettando qualcosa di nuovo e qualche prima realizzazione si può già vedere, come il nuovo concept per il reparto ortofrutta di Dimar, azienda leader in Piemonte, implementato già su diversi formati, dalla prossimità al superstore.

A Macfrut, il giorno dell’apertura (mercoledì 14 settembre dalle ore 10.00 alle ore 11.00), non perdetevi il workshop dedicato alle nuove tendenze del retailing sul tema dell’ortofrutta, che si terrà nell’area attrezzata Agorà - New Retail Solution, subito dopo l’ingresso Sud della Fiera di Rimini (scarica il programma del workshop).

Insieme alla collega Daniela Ostidich, presidente di Marketing&Trade, cercheremo di mettere a fuoco i cambiamenti in atto nei modelli d’acquisto del reparto ortofrutta, nonchè le imminenti sfide che i negozi dovranno affrontare su questo tema. Per questo, di grande aiuto alla comprensione dei fenomeni sarà la presentazione di diversi casi di studio internazionali, come quelli citati e l’analisi di quanto si sta facendo in Italia, a partire dai risultati raggiunti da Dimar sulle sue nuove realizzazioni che saranno illustrati da Marco D’Amico, space allocation category del distributore piemontese.

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