Gasbarrino ai produttori: «Siate più innovativi e creativi»

L'Ad di U2 parla di e-commerce, snack in avancassa, reparto ortofrutta

Gasbarrino ai produttori: «Siate più innovativi e creativi»
Innovazione nella proposta ortofrutticola. Un’innovazione che - per Mario Gasbarrino, amministratore delegato di U2-Unes – deve coinvolgere il prodotto, l’allestimento del punto vendita e anche il canale distributivo. L’e-commerce non è un tabù, tutt’altro, e il manager lo ha dimostrato con l’accordo tra la sua insegna e Amazon Prime Now (clicca qui per leggere la notizia).

Ma anche il mondo della produzione, per Gasbarrino deve fare di più, impegnandosi a sfornare soluzioni che possano essere gradite ai consumatori. La piccola grande rivoluzione di U2, con gli snack di frutta in avancassa, è destinata a proseguire. “I risultati ci hanno meravigliato, con le vendite per metro lineare che, in alcuni casi, sono addirittura aumentate se paragonate a quelle con i dolciumi. Ora stiamo lavorando per trovare il giusto mix merceologico tra frutta disidrata e frutta secca e ci piacerebbe inserire anche il fresco, trovando uno spazio refrigerato adatto. Penso a una monodose di macedonia, alle mele tagliate a spicchi pronte per essere mangiate: soluzioni intelligenti, pratiche, che stimolino l’acquisto di prodotti salutari. Il problema, però, è la mancanza di offerta, non di domanda. Per questo, come distributore, chiederei al mondo della produzione uno sforzo creativo per lanciare prodotti ready to eat improntati a una dieta sana”.

Gasbarrino ha messo anche i panni dell’attore per far da testimonial nello spot di Amazon Prime (guarda il video). U2, assieme a NaturaSì, è stata la prima catena italiana a scegliere il servizio di acquisto e pronta consegna sul portale dell’e-commerce più famoso al mondo. “Ci ho pensato e ripensato – confida il manager – ma non ho trovato nemmeno un buon motivo per non farlo. Il futuro non si può fermare, il futuro vince sempre, il futuro si capisce meglio se ci stai dentro. E poi se non l’avessi fatto io l’avrebbe fatto qualcun altro. Per stilare dei bilanci è ancora troppo presto, ma se prima lo intuivo ora posso affermarlo: se la quota dell’e-commerce alimentare è ancora molto bassa in Italia è un problema di offerta, non di domanda. Se dai questo tipo di servizio, anche nel nostro Paese il cliente reagisce bene, è pronto, mentre il distributore ancora no, perché non ha trovato la sostenibilità del modello. La domanda c’è, anche per l’ortofrutta il cui peso percentuale nelle vendite on-line è abbastanza allineato a quelle del negozio tradizionale”.

E nel supermercato fatto di mattoni il reparto ortofrutta per U2 resta sempre il biglietto da visita, “l’ambasciatore dei nostri valori”, come lo chiama Gasbarrino. L’obiettivo per il manager è quello di renderlo sempre più simile nell’aspetto al mercato rionale, lavorando – oltre che sull’ambiente – su un assortimento costruito sempre di più sulla stagionalità dei prodotti ortofrutticoli.

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