Lotta allo spreco, Carrefour premia 5 aziende di settore

Lotta allo spreco, Carrefour premia 5 aziende di settore
Sono cinque le aziende italiane, selezionate tra gli oltre 650 fornitori di Carrefour Italia e coinvolte nel progetto “La Grande Sfida dei Fornitori contro lo spreco alimentare”, che si sono aggiudicate i riconoscimenti grazie alle loro efficaci politiche aziendali e alle iniziative messe in atto per la prevenzione, il riutilizzo, il recupero e la ridistribuzione dei prodotti alimentari.  

Patrocinato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, questo progetto CSR di Carrefour, giunto alla seconda edizione, è stato sviluppato con l’obiettivo di valorizzare e premiare le buone pratiche legate alla sostenibilità, motivando i propri fornitori alla continua ricerca di soluzioni per la riduzione di tutte le forme di spreco delle risorse e degli alimenti.

La lotta allo spreco alimentare è un tema molto importante per Carrefour Italia, che da tre anni a questa parte ha creato un team, il Comitato Anti Demarque Carrefour Italia, completamente dedicato alla revisione e al miglioramento dei flussi aziendali per combattere lo spreco del cibo, ottenendo ottimi risultati che hanno portato a una riduzione progressiva degli sprechi. In ambito di risultati, durante il primo semestre 2016 rispetto a quello del 2015, il recupero in quantità, nel solo settore dei prodotti freschi, è stato di oltre 180 tonnellate. Questa quantità tiene conto di tutti i punti vendita diretti della rete Carrefour Italia.

Per l’edizione di quest’anno della Grande Sfida dei Fornitori, numerosi i progetti che hanno tenuto conto di investimenti e innovazioni, che sono state valutate da Fedabo, società indipendente leader nella consulenza per l’energia, che ne ha giudicato l’efficacia e la portata innovativa in rapporto ai settori di appartenenza. Sulla base di questi elementi è stata poi stilata la classifica con le 5 aziende più virtuose, ognuna in uno specifico ambito.

Ogni progetto è stato poi valutato da una giuria che ha contribuito a selezionare il fornitore vincitore fra la rosa di candidati individuati dalla società Fedabo. Quest’anno, l’azienda che si è aggiudicata il premio finale è stata la Dial S.r.l. di Pergine Valsugana per l’innovazione tecnologica implementata nella valorizzazione dei sottoprodotti.

La giuria è stata così composta: Milena Battaglia (rappresentante istituzionale del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali), Marco Lucchini (direttore generale Fondazione Banco Alimentare), Davide Chiaroni (vicedirettore Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano), Paola Sucato (giornalista), Flavia Marè (coordinatrice Csr Carrefour Italia) e Alessandra Drigo (senior analyst risk & compliance Carrefour Italia).

Per Grégoire Kaufman – direttore commerciale e marketing Carrefour Italia - "Lo spreco alimentare è un tema da affrontare con la massima priorità e per il Gruppo Carrefour è la chiave decisiva per definire un nuovo concetto di sostenibilità. In questo senso, un passaggio importante è rappresentato dalla recente legge Gadda sulla lotta allo spreco alimentare. Ma non basta, perché credo che per far sì che questa legge abbia un senso, ciascun player deve dare il proprio contributo. Ed' è per questo che da anni stimoliamo i nostri fornitori nel condividere questo impegno, e la Sfida dei Fornitori ne è la dimostrazione. Oggi premiamo con orgoglio aziende leader che ci aiutano in questa missione.”

Queste le cinque aziende finaliste e i relativi premi di categoria. Antonio Ruggiero Spa (Sabaudia), premio di categoria "Recuper e riutilizzo": Creazione di mercati alternativi.
Azienda attiva da oltre 120 anni nella lavorazione di patate e cipolle di qualità. Il tema del recupero alimentare è sempre stato caro all’azienda, che da anni destina parte dei sottoprodotti alla produzione di biogas ed energia; il progetto “Belle nel cuore” ha permesso di creare un destino virtuoso per i prodotti che non rispondono ai capitolati di fornitura, facendo acquistare nuovo valore a quei prodotti che presentano a livello estetico delle difettosità o imperfezioni. Quello che normalmente viene inteso come scarto, quindi, viene utilizzato e distribuito sul mercato ad un prezzo più conveniente per il consumatore, contribuendo al risparmio delle risorse investite nella filiera produttiva.

Cico (Ferrara), premio categoria "Redistribuzione": donazioni e relazioni con il territorio.
Società consorzio di cooperative fondata nel 1997, le cui aziende associate producono frutta e verdura. Cico si impegna da sempre a destinare i prodotti che non trovano una collocazione commerciale in diversi impieghi alternativi, come la produzione di fertilizzante agricolo e la donazione verso organizzazioni no profit. Nel 2006, però, si è manifestata la volontà di avviare un progetto mirato a rinforzare il legame con il territorio e le sue strutture: così è nato “Non sprecare per aiutare”, una progetto di donazione di generi alimentari ad un asilo nido e una scuola materna della zona. I prodotti agricoli forniti sono surplus produttivi con presentano caratteristiche di qualità conformi che sono confezionati in imballi di linee commerciali non più uso: in questo modo si ha un totale riutilizzo di prodotti e materiali e si contribuisce a rinforzare il legame territoriale locale.

Dial (Pergine Valsugana, Trento), vincitore assoluto e vincitore del premio di categoria Recupero e riutilizzo: innovazione tecnologica per la valorizzazione dei sottoprodotti.
Piccola impresa trentina che occupa 40 collaboratori, attiva nella lavorazione dei funghi e nella realizzazione di una grande varietà di prodotti da loro derivati. Nel 2011 Dial ha avviato un progetto di ricerca con l’università di Bologna al fine di sviluppare un processo innovativo per la valorizzare dei sottoprodotti della lavorazione dei funghi secchi. Il risultato della collaborazione è la creazione di una nuova linea di creme ad alto valore di servizio a base di funghi porcini chiamata “Fior di Fungo”.
Per ottenere i risultati raggiunti l’azienda ha sviluppato una nuova linea di essiccazione concepita per il recupero totale della materia prima destinata all’alimentazione del nuovo impianto di produzione automatico per la linea dei pronti all’uso.

Orogel (Cesena), premio di categoria Prevenzione: per l’innovazione tecnologica implementata nella riduzione degli scarti. Azienda nata nel 1969, conta ad oggi oltre 800 dipendenti ed è attiva nella lavorazione di prodotti ortofrutticoli. Tra le pratiche implementate per la riduzione degli sprechi, l’azienda si è concentrata sulla riduzione dei sottoprodotti della lavorazione di vegetali grazie all’innovazione tecnologica nelle fasi di cernita del prodotto. La selezione è infatti diventata più mirata grazie allo sviluppo di cernitrici a telecamere e a raggi laser; tecnologie che hanno portato ad una maggior capacità di individuare e scartare i corpi estranei riducendo la precedente perdita di prodotto conforme per errato scarto. Le prime sperimentazioni su macchine cernitrici automatiche sono iniziate nel 2009 testando diversi modelli e fornitori: oggi, a 7 anni dal primo progetto pilota, questa tecnologia è utilizzata su tutti i vegetali tal quali lavorati in azienda, sino ad arrivare a prodotti miscelati, come il minestrone.

Spalla Mauro (Alessandria), premio di categoria Redistribuzione: utilizzo alternativo degli scarti alimentari. Piccola azienda in provincia di Alessandria attiva nella lavorazione e nel confezionamento di prodotti ortofrutticoli. L’azienda, da sempre sensibile al riutilizzo degli scarti su tutta la filiera, ha presentato un progetto che riguarda in particolare la produzione di carote. I prodotti che non possono essere utilizzati per il consumo umano, dopo una selezione manuale che porta a suddividerle in prima, seconda e terza categoria, vengono separate per un loro riutilizzo per consumo animale. La rete creata da questo progetto coinvolge 260 maneggi, che permettono attualmente di aumentare il personale lavorativo impiegato e di coprire il 100% degli scarti di lavorazione.

Fonte: Ufficio stampa Carrefour