Il kiwi di Origine Group fa rotta sulla Cina

Garbuglia: grande interesse di retailer e importatori, fiere prolifiche

Il kiwi di Origine Group fa rotta sulla Cina
Origine Group sempre più protesa sul mercato cinese. In occasione della recente edizione di Asia Fruit Logistica, la realtà consortile nata dall’alleanza tra nove player di settore (Afe, Apofruit, FruttaC2, Granfrutta Zani, Kiwi Uno, Op Kiwi Sole, Pempacorer, Salvi-Unacoa, Spreafico) ha organizzato un incontro con alcuni buyer di importanti retailer cinesi (tra i quali China Resources Vangard, Wall Mart, Pagoda, Rt Mart…) ed alcuni qualificati importatori per presentare il lancio del kiwi "marchiato" Sweeki nel Paese più popolato al mondo. E’ stato illustrato il modello organizzativo basato sulla rete di distributori, il programma promozionale e di fornitura. "La proposta - riferisce a Italiafruit News Alberto Garbuglia, consigliere delegato di Origine Group, che nel primo anno di attività ha gestito un volume di 220mila tonnellate di prodotto, 135mila delle quali kiwi ed il resto pere - ha destato grande interesse, segno che il mercato ha bisogno di interlocutori credibili e di dimensione tali da garantire programmi di fornitura costanti in qualità e volume".  


Alberto Garbuglia

"La fiera di Hong Kong - aggiunge - ha fornito l'occasione per riflettere su come la produzione italiana può cogliere le opportunità di un mercato molto grande, in ascesa e ancora non autosufficiente; un mercato che, soprattutto, ha voglia di novità". 
Tra gli obiettivi dichiarati di Origine c'è del resto proprio una lievitazione importante del prodotto a marchio - almeno 100 container di vendita - sui mercati asiatici. In Cina è possibile esportare kiwi italiani dal 2009; nelle ultime due campagne, stando alle rilevazioni Cso, ne sono stati inviati complessivamente 10 mila tonnellate circa.

Garbuglia è tornato dalla lontana trasferta con ottime impressioni: "Le aziende presenti ad Asia Fruit Logistica erano in aumento, gli interlocutori professionali ed interessati, l’organizzazione buona, molto buona. Il quartiere fieristico oltretutto è vicino ad uno degli aeroporti meglio collegati al mondo; un treno veloce, nuovo, accogliente, in partenza ogni 3 minuti, porta dalla fiera al centro città in tre fermate. Gli spazi sono adeguati, così come i servizi: insomma, c’è da imparare".

Per Garbuglia anche Macfrut ha soddisfatto le attese. Con un "ma":  "A Rimini erano presenti praticamente tutti i buyer della Gdo italiana e sono tornati gli stranieri, con una presenza di importatori del golfo e del Far East. Location decisamente più all’altezza rispetto a Cesena, ma c'è qualcosa da ripensare: Rimini oltre al bel quartiere fieristico e ad hotel a basso costo non offre molto altro ed è oggettivamente fuori mano. La stessa capacità organizzativa, in una città più interessante, sarebbe sicuramente la formula vincente".

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