Testamento Caprotti, Esselunga a moglie e figlia

Testamento Caprotti, Esselunga a moglie e figlia
Bernardo Caprotti ha lasciato il controllo di Supermarkets Italiani, la holding di Esselunga, alla moglie Giuliana Albera e alla figlia Marina. A loro ha infatti destinato la quota del 25% di cui poteva disporre. Insieme alla legittima le due donne avranno il 66,7% del capitale. Oltre alla quota di legittima in Supermarkets Italiani, che assegna in tutto ai tre figli il 50% della holding (16,6% ciascuno), i figli del primo matrimonio, Violetta e Giuseppe si vedono assegnare il 22,5% a testa della Villata la società che possiede parte del patrimonio immobiliare di Esselunga. Il restante 50% va alla moglie di Bernardo Caprotti e alla terza figlia, Marina.

Il Cda di Supermarkets Italiani, la holding che controlla Esselunga, ha deciso "in considerazione della scomparsa del dottor Bernardo Caprotti, di non dar corso, allo stato, ad operazioni relative alla controllata Esselunga". Vendita congelata, in sostanza. Lo si legge in una nota diffusa al termine del board, riunito ieri a Milano, che ha cooptato e nominato presidente Piergaetano Marchetti al posto del fondatore. 

Tutti i consiglieri della società che controlla Esselunga "hanno espresso gratitudine ed hanno reso omaggio alla figura del fondatore per la straordinaria storia imprenditoriale di cui è stato protagonista e che ha consentito ad Esselunga di diventare leader riconosciuto a livello internazionale nel settore della grande distribuzione".

"Faremo di tutto per salvaguardare il gruppo Esselunga", il commento di Giuseppe Caprotti, figlio dell'imprenditore, all'uscita dello studio del notaio Marchetti dove è stato aperto il testamento di Bernardo Caprotti.