Mele veronesi, Granny e varietà rosse meglio di Golden

Bellini (Apo Scaligera): discreto bilancio per Gala, prezzi migliori del 2015 per la cultivar verde

Mele veronesi, Granny e varietà rosse meglio di Golden
Consuntivo discreto per le Gala, buon avvio di campagna e interesse accentuato per Granny Smith e varietà rosse autunnali, premesse (e inizio) "così così" per le Golden: Gianluca Bellini, responsabile commerciale di Apo Scaligera, inquadra così la campagna delle mele veronesi. La realtà associativa con quartier generale a Zevio ne produce circa 120 mila quintali l’anno, un terzo delle quali destinate all’industria di pregio; delle restanti 80 mila, il 50% circa è composto da Granny, il 30% da Golden e il restante 20% da varietà “rosse”.

“La campagna delle Gala veronesi è stata migliore rispetto a quella dello scorso anno, grazie anche alla elevata qualità dei frutti”, spiega Bellini. “Quanto alle cultivar autunnali, si confermano le quantità della passata stagione per Golden e gruppo delle rosse, rappresentate principalmente da Stark e Morgenduft mentre è in flessione di un 10-15% la Granny, fiore all’occhiello della produzione veronese, reduce però da un 2015 eccezionale a livello di rese. Al momento riscontriamo una domanda vivace e interessata per le rosse, complice la mancanza di prodotto dell’emisfero sud e per la Granny, destinata principalmente verso Medioriente, Asia e Sudamerica, che sta spuntando prezzi di un 5-10% superiori rispetto a dodici mesi fa”. 

“Per la Golden - aggiunge il responsabile commerciale di Apo Scaligera - ci sono invece i presupposti per una campagna più complicata e meno ‘scorrevole’, anche perché ci la quota export è minoritaria e la produzione nei Paesi europei concorrenti, a partire dalla Polonia, non manca. Riteniamo che per la Golden italiana ci siano i presupposti per una campagna simile a quella dello scorsa stagione; la difficile situazione politica ed economica di Nord Africa e alcuni Paesi mediorientali gioca a sfavore”. 

E’anche per questo motivo che Apo Scaligera consiglia i propri produttori di puntare sulla Granny, che malgrado l’embargo russo, oltremodo penalizzante, ha valide carte da giocare nei mercati esteri, e sulle varietà rosse.

Copyright 2016 Italiafruit News