Mercati, continua il momento no

Domanda debole in tutto il Nord Italia, in controtendenza arance, limoni, clementine e cachi

Mercati, continua il momento no
Prosegue il momento no nei principali mercati ortofrutticoli italiani. La settimana che sta per concludersi conferma il trand negativo di inizio ottobre. Da Brescia, Bergamo, Torino e Genova, si solleva un coro unanime: domanda debole e scambi al di sotto delle aspettative.
Il motivo? A dire il vero nemmeno gli operatori ci stanno capendo granché, e si sentono le ragioni più disparate: situazione meteo poco stabile, vendita diretta di prodotto locale che sottrae clienti al dettaglio tradizionale, calo contingente dei consumi... 

Tuttavia, ci sono prodotti che registrano quotazioni interessanti, grazie soprattutto ad una offerta limitata. È il caso delle arance di origine sudafricana, le uniche disponibili nel mercato prima dell'ingresso della Spagna, con quotazioni sopra l'euro il chilo; il limone è in risalita dopo settimane di continui ribassi, grazie ad una riduzione del prodotto sudafricano, con quotazioni che tornano sopra 1,20 euro il chilo; anche clementine e cachi tengono le posizioni, grazie ad un'offerta tutto sommato ancora contenuta.

Mercato pesante, viceversa, per banane ed ananas, con quotazioni a cavallo dell'euro a seconda delle tipologia. Anche il resto della frutta invernale, come mele, pere ed uva da tavola non brilla in modo particolare; tuttavia la situazione appare sotto controllo, ed i volumi non elevati dovrebbero garantire sonni tranquilli.

Da notare l'arrivo di kiwi Hayward di origina greca, quotato sotto l'euro il chilo, ma dalla qualità decisamente discutibile. In pratica, dice qualcuno, sembra di comprare sassi...

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