Aperto a Verona il Forum Eurasiatico, 600 le aziende

Aperto a Verona il Forum Eurasiatico, 600 le aziende
Si è aperto ieri a Verona il Forum Eurasiatico, centrato sull'arte dell'innovazione. Sono oltre 600 le aziende che partecipano alla due giorni: realtà italiane, russe ed euroasiatiche, pronte a confrontarsi nonostante il difficile momento nei rapporti tra Federazione Russa e Occidente.

Se la Russia negli ultimi anni è stata interessata al Made in Italy, ora l'approccio è diverso: si sta passando al Made with, e anche in ortofrutta assistiamo a questo trend, con una domanda di know how piuttosto che di prodotto, bloccato dall'embargo.

Dall'ex premier Romano Prodi, intervenuto in apertura, è arrivato un appello. "Senza un accordo tra Russia e Stati Uniti non si riuscirà ad arrivare alla pace in Siria e in qualche modo a una tregua in Medio Oriente. E questa è un'ammissione automatica della debolezza dell'Europa", riporta l'Ansa sul suo sito web. L'ex premier e presidente della Commissione Ue ha aggiunto che "nei rapporti con la Russia assistiamo a un progressi.

"Le oltre 600 aziende partecipanti a questo Forum, che rappresentano una quota considerevole dell'interscambio complessivo tra l'Italia e l'Unione Eurasiatica, sono il segnale e l'esempio che i protagonisti della comunità economica italiana, russa ed eurasiatica intendono abbattere le barriere frapposte dagli schieramenti geopolitici e dagli interessi di parte". A parlare è Antonio Fallico (nella foto), presidente di Conoscere Eurasia e di Banca Intesa Russia.

L'incontro è organizzato dall'Associazione Conoscere Eurasia, dalla Fondazione Roscongress e dal Forum economico internazionale di San Pietroburgo in collaborazione con Intesa Sanpaolo, Gazprombank, Region Group e Visa Handing Services.

Fonte: Ansa e TgVerona