Quarta gamma, un futuro tutto da scrivere

Filiera a confronto ieri a Roma nel convegno Aiipa sulla normativa in vigore da un anno

Quarta gamma, un futuro tutto da scrivere
Ricerca, produzione, distribuzione, organismi di controllo e ministero delle politiche agricole attorno a un tavolo per confrontarsi sulla normativa che regolamenta la preparazione, il confezionamento e la distribuzione del fresco di IV gamma a dodici mesi dalla sua concreta applicazione. Ma anche per parlare del futuro di un settore che, raggiunta la maturità, deve decidere cosa fare "da grande" e come farlo. I principali attori della filiera si sono riuniti ieri a Roma in occasione del convegno “Esperienze e problematiche di applicazione, a un anno  dalla entrata in  vigore, del  Decreto Ministeriale 3746 sui requisiti di preparazione, confezionamento dei prodotti ortofrutticoli di quarta gamma”, che si è svolto nella sala Cavour del Mipaaf per iniziativa di Aiipa IV gamma: un momento di riflessione sull’impatto della normativa oltre che sullo stato d’avanzamento nell’applicazione delle disposizioni di legge nei singoli anelli della filiera. 

Ad aprire i lavori il presidente del gruppo Aiipa IV Gamma Gianfranco D’Amico, che si è soffermato sui punti chiave della filiera e sul ruolo che ognuno dei suoi protagonisti ha svolto in questo primo anno. “Siamo il primo Paese a tutelare un settore importante come quello della IV gamma, in grado di esprimere oggi circa 800 milioni di euro di fatturato, attraverso una normativa avanzata che ci permette di garantire trasparenza e sicurezza lungo l’intera filiera”, ha detto D'Amico, consapevole del fatto che per il settore è finito il tempo delle crescite esponenziali (cliccare qui per leggere la nostra recente intervista) e serve ora uno sforzo congiunto per tracciare, tutti insieme, la nuova strada.

E sul futuro ha gettato lo sguardo Claudio Mazzini, responsabile nazionale Ortofrutta di Coop Italia che ha sottolineato come "sull’onda del successo crescente dei prodotti freschi vegetali e dell’elevato livello di sicurezza e qualità che questi sono in grado di garantire, occorra avere una visione e tracciare percorsi nuovi, assicurando al comparto quella creatività e quegli spazi utili per valorizzarlo sempre più”. 



Per Mazzini la IV gamma è un attore importante del reparto ortofrutta che, conclusa la crescita tumultuosa, ha bisogno di mettere in campo azioni adeguate, ragionando sui punti nei quali serve migliorare (dalla leggibilità nello scaffale alla penetrazione fino all'informazione al consumatore) lavorando su ricerca e integrazione di filiera ma anche su competitività e gioco di squadra, come è avvenuto, nel caso della frutta secca, con il progetto Nucis. I trend di sviluppo del mondo vegetale sono evidenti e vanno adeguamenti colti: serve lavorare di più e meglio tutti insieme, ha proseguito Mazzini, puntando su un'innovazione vera. 

Dal canto suo Michele Pisante, commissario delegato del Crea ha sottolineato come le attività di ricerca sui prodotti ortofrutticoli di IV gamma siano oggi volte ad ampliarne le occasioni di consumo anche come snack in confezioni monodose in diversi momenti della giornata. “A fronte   di  queste necessità - ha specificato - molte attività  di ricerca sono focalizzate prevalentemente al miglioramento genetico e alla difesa fitosanitaria delle produzioni in pieno campo ed in ambiti protetti: è il caso della mela, considerata un frutto modello, ma anche degli agrumi”.

Il presidente di Unaproa Antonio Schiavelli - che ha definito il comparto un'eccellenza italiana in grado di coniugare efficienza dal Nord al Sud della Penisola - ha messo in luce l'importanza dell'incontro di ieri quale momento di riflessione per un sistema virtuoso organizzato in Op, in cui gli interessi dei protagonisti sono assolutamente collimanti.

Stefano Vaccari, capo dipartimento dell’Ispettorato Centrale della tutela della Qualità e della repressione  Frodi  del  Mipaaf ha invece toccato  l’aspetto  delle  attività di controllo e certificazione, punto nevralgico per l’efficacia del sistema di verifiche a tutela degli operatori e del consumatore finale. “Quella  della IV gamma è un’esperienza italiana vincente perché per un settore relativamente giovane si è stati capaci di darsi una precisa autoregolamentazione e controlli stringenti lungo tutta la filiera", ha detto. "Una realtà destinata a evolversi rapidamente al passo della tecnologia del freddo e delle aspettative dei consumatori, supportata dal sistema dei controlli agroalimentari italiani, leader in Europa”.

In chiusura del convegno Giuseppe Castiglione, sottosegretario di Stato al Mipaaf ha tirato le somme del dibattito e illustrato la posizione del Ministero: “Quello della IV gamma è un esempio di innovazione, saper fare e lavoro di squadra straordinari. Auspico che il percorso fatto fino a oggi sia da esempio per altre filiere per valorizzare la tecnica e le eccellenze che contraddistinguono nel mondo il nostro agroalimentare". Castiglione, quindi, ha assicurato il sostegno ministeriale al comparto, definito "strategico per tutto l’agroalimentare italiano”.

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