Melagrane, la concorrenza estera si fa sentire

Linoci: dopo una buona partenza il prodotto italiano ora soffre

Melagrane, la concorrenza estera si fa sentire
Dopo un avvio di campagna positivo, dai primi di ottobre le melagrane stanno vivendo un momento di fiacca. Questa l'analisi sull'andamento del mercato che Giacomo Linoci, titolare dell'omonima azienda pugliese specializzata in questa coltura, fa con Italiafruit News.
“Abbiamo iniziato la raccolta il 10 settembre e fino al termine del mese scorso l'andamento era in linea con quello del 2015. Dai primi di ottobre, invece, stiamo soffrendo maggiormente a causa dei prodotti di importazione, Spagna e Turchia in primis, che mostrano un differenziale di prezzo importante”.

La campagna 2016, però, sta riservando soddisfazioni sotto il profilo qualitativo. “La varietà Wonderful ha caratteristiche ottime: bassa acidità e più grado zuccherino per un bilanciamento perfetto, inoltre è più succosa, il seme è più tenero e ha un arillo più grande rispetto alle altre melagrane. Non a caso è la varietà di riferimento”.



Linoci avrebbe voluto iniziare ad esportare i prodotti della sua azienda e dei produttori che negli ultimi anni ha seguito e aiutato ad affacciarsi sul mercato delle melagrane, ma i volumi non sono ancora sufficienti per assicurare forniture oltreconfine. E così ha preferito consolidare il mercato interno. “Abbiamo ottenuto grandi apprezzamenti per il prodotto; oltre alla confezione a marchio Linoci, quest'anno abbiamo adottato anche l'alveolo per dare una sistemazione più raffinata e ordinata al frutto. Per le melagrane destinate a una commercializzazione successiva, invece, abbiamo pensato a un sacchetto che potesse migliorare la conservazione. In azienda, invece, abbiamo potenziato lo spazio refrigerato, fondamentale per poter stoccare prodotto”

“Come novità di quest'anno – prosegue l'imprenditore - abbiamo iniziato a trattare il melograno per l'estrazione succhi, grazie a un accordo con una realtà italiana e stiamo raccogliendo anche prodotto da industria. Da parte dell'agricoltore così non ci sono mai perdite di produzione: anche la seconda categoria o il frutto lesionato trovano una destinazione di mercato”.



L'azienda dell'imprenditore pugliese coltiva e commercializza melagrane, oltre a fornire impianti di melograno chiavi in mano ai produttori che vogliono scommettere su questo frutto. “I nostri volumi iniziano ad essere importanti, abbiamo decine di produttori in tutto il Sud Italia – aggiunge Linoci – Per questa coltura non esistono principi attivi specifici per il controllo fitosanitario. Non avendo armi per la lotta chimica, personalmente ho testato prodotti alternativi: pochi hanno dato risultati interessanti, ma quei pochi ci permettono di coltivare il melograno senza usare prodotti chimici”.

Sul capitolo prezzi Linoci non si sbilancia. “Per la prima categoria i valori sono leggermente inferiori al 2015, mentre per la qualità extra le quotazioni si mantengono buone. Il melograno va spinto ancora molto. Come azienda lavoriamo con la Gdo e i Mercati all'ingrosso, ma quest'anno abbiamo avviato una distribuzione capillare nei bar della Puglia e abbiamo una vendita diretta ai privati on-line e attraverso la nostra pagina Facebook che sta dando buoni risultati. E dal 2017 inizieremo a proporre anche la melagrana di quarta gamma”.

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