Salute delle piante, nuovo regolamento Ue

De Castro: protezione indispensabile dopo le ultime epidemie

Salute delle piante, nuovo regolamento Ue
"Oggi (ieri per chi legge, ndr) in Parlamento europeo abbiamo approvato un nuovo regolamento che garantisce un alto livello di protezione della salute delle nostre piante contro l'importazione di organismi nocivi per i prodotti vegetali. Una protezione sempre più indispensabile, anche in considerazione delle ultime vere e proprie epidemie scoppiate in Europa: ricordo ad esempio il caso Xylella, che rischia di distruggere parte dell'inestimabile patrimonio olivicolo dell'Italia meridionale, così come il cinipide del castagno. Tutte conseguenze di un'importazione incontrollata di piante e organismi infetti provenienti da paesi terzi, che hanno trovato terreno fertile nel nostro territorio". Così Paolo De Castro, europarlamentare e coordinatore S&D Commissione Agricoltura e sviluppo rurale, ha commentato ieri il nuovo regolamento Ue, approvato dal Parlamento (in seconda battuta), che introduce meccanismi preventivi di risposta rapida per l'importazione sospetta di piante, intensifica gli sforzi di sorveglianza sui parassiti nell'Ue e richiede a tutti gli Stati membri di elaborare piani di emergenza per le epidemie. Un tema molto sentito dagli agricoltori italiani vista la preoccupante diffusione negli ultimi anni di nuove malattie distruttive e di insetti nocivi provenienti dall'estero.



"I parassiti e le malattie non rispettano i confini nazionali – ha dichiarato la relatrice Anthea McIntyre (Uk) – Ecco perché è così importante avere norme in tutta l'Ue per la protezione della nostra agricoltura, orticoltura e silvicoltura, attraverso un approccio proporzionato e basato sul rischio, che preveda un più rapido processo decisionale, un'azione più veloce e una migliore cooperazione tra gli Stati membri. Nuovi parassiti e malattie emergono in continuazione e la globalizzazione, il cambiamento climatico e il commercio aumentano il rischio di future epidemie. Come continente, le nostre difese sono forti solo se lo è anche l'anello più debole".

Il testo deve essere ora firmato e pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'Ue prima che possa entrare in vigore, 20 giorni dopo. Per l'applicabilità del regolamento, poi, bisognerà attendere 36 mesi.

Cosa cambierà?

Si prevede l'adozione di un meccanismo di valutazione preliminare per identificare rapidamente le piante e i prodotti vegetali provenienti da Paesi terzi che potrebbero rappresentare rischi nuovi, un alto tasso di parassiti o altri rischi per la salute delle piante che autorizzi la Commissione europea a vietarne l'ingresso nell'Ue.

La richiesta del certificato fitosanitario, poi, sarà estesa per tutte le piante e i prodotti vegetali provenienti da Paesi terzi, indipendentemente dal fatto che essi siano importati da operatori professionali, da clienti dei servizi postali, da clienti internet o da passeggeri nei loro bagagli (saranno esentati solo i viaggiatori privati che importano piccole quantità di piante a basso rischio). Il sistema di "passaporto delle piante" riguarderà tutti i movimenti di piante per coltivazione all'interno dell'Ue, comprese quelle ordinate tramite vendita a distanza (saranno esentati solo i prodotti forniti direttamente agli utenti finali non professionisti).

Tutti gli Stati membri, sottolinea il nuovo regolamento, saranno tenuti a istituire programmi di indagini pluriennali per garantire la tempestiva individuazione di parassiti pericolosi e piani di emergenza per ogni parassita in grado di entrare nel loro territorio.

Le autorità dei singoli Stati potranno imporre misure di eradicazione anche in luoghi privati, in modo da eliminare tutte le fonti di infestazione, ma solo nella misura necessaria per tutelare l'interesse pubblico. Sono previsti, infine, dei compensi per i coltivatori che subiscono misure di eradicazione necessarie per eliminare specifici parassiti.

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