Ordini sul web, ritiri sotto casa: arriva il «km 2.0»

Spopola in Italia la rete di vendita «L'Alveare che dice Sì!»

Ordini sul web, ritiri sotto casa: arriva il «km 2.0»
In Italia è in pieno sviluppo L'Alveare che dice Sì! (alvearechedicesi.it), una rete online di agricoltori e consumatori che, una volta a settimana, s'incontrano in un punto prestabilito per scambiarsi i prodotti agricoli locali, di stagione e della regione in cui si vive.

Il progetto, avviato nel 2015 da Eugenio Sapora, conta già più di 100 luoghi di raccolta nel nostro Paese, ai quali si aggiungono gli oltre 600 presenti in Francia, Paese dove l'iniziativa ha preso piede nel 2011 sotto l'insegna La Ruche qui dit Oui.

Il sito web funge da strumento di incontro tra domanda e offerta. I consumatori possono iscriversi gratuitamente alla rete e scoprire le produzioni (frutta, verdura, pane, carne, birra, ecc.) rese disponibili da piccole e medie aziende regionali. Che, ad oggi, in Italia sono circa 350. Gli acquisti si compiono sempre online. Un giorno alla settimana, poi, le persone organizzate anche in gruppi d'acquisto ritirano la spesa nel luogo di raccolta, dove si crea un vero e proprio mercato temporaneo a filiera corta.

Il concetto portante del format è "mangiare meglio e giusto". I consumatori possono infatti consumare cibi locali e sostenere l'economia del proprio territorio, mentre i produttori fissano liberamente i loro prezzi: percepiscono una remunerazione "giusta" che gli permette di sviluppare la loro attività. Il tutto conoscendosi e condividendo emozioni e valori. L'idea sembra piacere molto ai giovani.



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