Dalla Georgia per «studiare» le patate viterbesi

Delegazione caucasica al Ccorav per approfondire le fasi della filiera e la gestione dell'Igp

Dalla Georgia per «studiare» le patate viterbesi
Una delegazione georgiana alla scoperta delle patate laziali: nei giorni scorsi lo stabilimento di Grotte di Castro (Viterbo) del Ccorav (Consorzio Cooperativo Ortofrutticolo Alto Viterbese) è stato teatro di un tavolo tecnico tra i responsabili della struttura ed una delegazione dello Stato della Georgia costituita dai rappresentanti del Ministero dell’Agricoltura, dell’associazionismo e della ricerca georgiana. A rappresentare il Ccorav c’erano il presidente del Consorzio Augusto di Silvio, il responsabile commerciale Vincenzo Rosati, il responsabile amministrativo Roberto Pucci, l’agronomo Mirko Giuliani ed il responsabile del laboratorio analisi Edoardo Gobattoni. Con loro, anche una rappresentanza del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf). 

L’incontro rientra in un ciclo di visite in Italia della delegazione georgiana per conoscere e approfondire le migliori pratiche inerenti  la protezione e l'applicazione delle indicazioni geografiche dei prodotti alimentari e comprendere quali sono i meccanismi di controllo interni alla filiera. 

Ccorav, sottolineano i responsabili della realtà consortile laziale, è stato scelto poiché leader nel settore della commercializzazione della patata dell’alto Viterbese, potendo fregiarsi del marchio Igp per il prodotto. A Grotte di Castro la delegazione caucasica ha preso visione dell’intero ciclo produttivo, dello stoccaggio, delle procedure di tracciabilità, del laboratorio analisi e della strategia per la commercializzazione del prodotto patata, ma anche della gestione di tutte le piattaforme produttive della struttura e delle analisi organolettiche che vengono svolte per il controllo costante della qualità del prodotto.

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