«Frutta secca in fermento, ampi margini di sviluppo»

Baroni, New Factor: in Italia il consumo pro capite più basso d'Europa

«Frutta secca in fermento, ampi margini di sviluppo»
"Il cielo è sgombro di nubi sul settore della frutta secca". Lo sottolinea Marco Baroni, direttore vendite Italia di New Factor – azienda di Rimini specializzata nella lavorazione e commercializzazione di snack naturali a base  di frutta secca e disidratata – analizzando con Italiafruit News i dati delle vendite riguardanti il mercato.

Baroni, qual è lo stato di salute del settore in Italia?
In Italia, in base ai dati Iri Retail, le vendite di frutta secca registrano incrementi del 3,2% a volume e dell'8,9% a valore nel periodo giugno 2015-maggio 2016. Da parte nostra abbiamo più che confermato questo trend riportando una crescita a valore del 14,5% da gennaio a ottobre 2016. Il fermento nel mercato è notevole. Nell'ultimo anno è stato davvero importante il lancio di nuovi prodotti e linee di prodotto da parte sia dei produttori (con propri brand) sia dei distributori (con i marchi privati); inoltre, numerose piccole e grandi aziende provenienti da mercati attigui, come ad esempio quello della frutta fresca, hanno cominciato a indirizzare il loro focus sulla frutta secca. Un altro fattore da evidenziare riguarda i forti segnali di concentrazione che stanno lanciando le aziende produttrici.

Ci sono ulteriori margini di crescita per il futuro?
Sì. In generale si può tranquillamente dire che, sulla carta, ci sia ancora potenziale di sviluppo, in quanto l'Italia registra il consumo pro capite di frutta secca più basso – pari a 1,5 chilogrammi – a livello europeo. Nel 2016 stanno riportando trend particolarmente positivi tutti i frutti sgusciati e i mix innovativi. Per noi quest'ultimo segmento, declinato nel comparto snack (classici cocktail salati) e nel nuovo comparto "naturale" della linea Wellness, ha avuto un incremento complessivo a valore del 42%. Per quanto riguarda la frutta in guscio, New Factor è da sempre riconosciuta per i pistacchi e, più di recente, per le noci: anche per questi due prodotti le vendite sono in pieno sviluppo.

Quali risultati prevedete di raggiungere quest'anno con i marchi Mister Nut Wellness e Mister Nut Snack Time?
La linea Mister Nut Wellness sta praticamente raddoppiando volumi e fatturati rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. La scelta è stata quella della multicanalità e, quindi, di proporre formati dedicati (monodose, retail e maxi) per raggiungere il maggior numero di canali di vendita: vending, impulso, moderna distribuzione e horeca. Stiamo continuando a lavorare sullo sviluppo di nuovi mix e di nuovi prodotti per soddisfare le esigenze di un consumatore che si dimostra maturo, attento ed esigente.
Snack Time continua a dare ottimi risultati sul fronte del canale impulso con il formato monodose, mentre sul formato classico retail i dati, sempre positivi, dimostrano però che il consumatore è alla ricerca di nuove proposte. Stiamo quindi lavorando per rivitalizzare la linea con nuovi concetti di prodotto e di packaging.

Su quali ambiti di attività vi state concentrando?
Negli ultimi 4-5 anni, oltre a rafforzare gli ottimi rapporti con i clienti già consolidati, abbiamo aumentato con costanza la numerica nel canale della moderna distribuzione. Oggi possiamo dire con soddisfazione di essere presenti in tutti i principali gruppi nazionali. Le linee guida di sviluppo strategico per l'imminente futuro sono l'estero, la vendita on line e i mercati specializzati ad alto contenuto di servizio.

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