Ceratura delle mele, Retarder fa il punto: tanti plus

Ceratura delle mele, Retarder fa il punto: tanti plus
La ceratura delle mele, i suoi approcci, le soluzioni e le tecniche più moderne da applicare: questi temi, tutti caldissimi per gli operatori del settore ortofrutta, sono stati approfonditi mercoledì scorso in occasione dell’incontro tecnico organizzato da Retarder (azienda specializzata nelle soluzioni tecnologiche per la conservazione dei prodotti ortofrutticoli) presso la Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige, in provincia di Trento, al quale hanno partecipato 60 persone.

Gli esperti e gli operatori del settore che ruotano attorno alla filiera della mela, protagonisti della fiera Interpoma 2016 di Bolzano, hanno avuto la possibilità di conoscere la filosofia e l’offerta di Retarder, tra l’altro in una location molto particolare, spazio di condivisione della conoscenza legata all’innovazione in agricoltura.

L’evento, momento di approfondimento tecnico esclusivo dal titolo “Ceratura delle mele: stato dell’arte, applicazioni, prospettive”, ha affrontato il tema della ceratura delle mele da più prospettive, considerando anche gli aspetti tecnico-commerciali, le tecnologie post-raccolta, le evidenze sperimentali, le possibili ottimizzazioni del processo.

A portare la loro esperienza al pubblico sono stati, insieme a Luca Rivoira e Michele Scrinzi di Retarder, Michele Sardo di Xeda Francia e Livio Fadanelli della Fondazione Mach Italia, Centro Trasferimento Tecnologico, Responsabile dell’unità di frigoconservazione.

L’azienda cuneese, che a portafoglio vanta diverse cere naturali per l’ortofrutta, specifiche per ogni singolo prodotto da rivestire, ha dedicato un focus al prodotto Xedasol L, un additivo alimentare a base di gommalacca naturale sciolta in alcool etilico con una formulazione esente da ammine.

“Questo rivestimento naturale di protezione – spiega Michele Scrinzi di Retarder – che resiste all’umidità, può vantare una serie di plus. Innanzitutto rallenta la perdita di peso e l’appassimento causato dall’evaporazione dell’acqua, nonché la maturazione e il processo evolutivo del frutto. Poi garantisce un immediato risanamento dei frutti dai batteri grazie all’alcool. Dal lato consumer, preserva la croccantezza e la succosità più a lungo e migliora la lucentezza delle mele. Xedasol L è infine inodore e non appiccica”.

“Eventi come questo incontro tecnico, seguiti tra l’altro da un pubblico molto attento – commenta Luca Rivoira, sales manager di Retarder - ci mostrano come il nostro settore sia alla ricerca costante di soluzioni sempre nuove, funzionali, per conservare al meglio i prodotti e fornire un servizio di eccellenza al consumatore finale. Un obiettivo che come Retarder cerchiamo di perseguire ogni giorno, anche con il supporto e lo scambio di opinioni con i clienti”.  

Fonte: Ufficio stampa Retarder