Orsero: «Fresh cut per stimolare una sana alimentazione»

«I dati del Food sustainability index preoccupano, dobbiamo sensibilizzare i giovani»

Orsero: «Fresh cut per stimolare una sana alimentazione»
Il nuovo corso di Gf Group-Orsero (cliccare qui per il nostro recente approfondimento) si "legge" anche nella maggiore esposizione mediatica dei vertici del colosso ligure. "I dati del Food sustainability index fotografano un Paese in cui si mangia troppo e male: siamo il terzo Paese, su 25 analizzati nel mondo, per ipernutrizione e al secondo posto per sovrappeso e obesità nella fascia di età tra i 2 e i 18 anni", dice senza mezzi termini Raffaella Orsero, presidente Gf Group (Orsero), a commento delle nuove statistiche Fsi. "Sono dati che, in quanto imprenditori del settore, ci toccano da vicino: sosteniamo da sempre l'importanza di una continua e puntuale educazione alimentare soprattutto per le nuove generazioni a cui è fondamentale trasmettere una cultura del cibo più consapevole e trasparente". 

Anche Federalimentari ha preso posizione a riguardo, sottolineando la responsabilità dell'industria alimentare italiana non solo nel provvedere alla salubrità del cibo che produce, ma anche nel promuovere l'adozione di una dieta sana, variata e bilanciata.

"Noi imprenditori - prosegue Orsero nel comunicato inviato venerdì ai media da parte dell'ufficio stampa del Gruppo - siamo chiamati a questa mission anche attraverso la sperimentazione di settori di business innovativi, come quello del fresh cut che vogliamo continuare a implementare proprio per rispondere alla necessità dei giovani di un consumo veloce e agile della frutta fresca".

Orsero conclude: "Il consumo di frutta sta crescendo negli ultimi tempi, anche grazie alla sempre maggiore consapevolezza, soprattutto delle nuove generazioni, che un'alimentazione sana allunga la vita. Sappiamo che nel lungo periodo il consumo medio di frutta e verdura in Europa ha conosciuto un costante aumento ed è destinato a crescere ulteriormente in futuro, con particolare attenzione in Italia ai consumi di banane che valgono il 9,1% del mercato e dell'ananas che si preveda continueranno a crescere. Oggi anche grazie al web e alle nuove tecnologie è più facile avvicinare i giovani alla cultura del cibo sano".