Conserve di frutta e verdura, il business è in Cina

Spesa cresciuta del 50% nell'ultimo quinquennio. Focus su canali, marchi e prospettive

Conserve di frutta e verdura, il business è in Cina
Cresce a doppia cifra il mercato cinese delle conserve di frutta e verdura. Lo segnala uno studio di Confcooperative su dati Euromonitor, secondo il quale nell'ultimo quinquennio i volumi di vendita hanno registrato un incremento del 23% a 411mila tonnellate nel 2015, mentre la spesa è salita di quasi il 50% per un totale di 8,2 miliardi di yuan cinese, equivalenti a 1,1 miliardi di euro.

La frutta conservata oggi vale l'89% del mercato: dal 2010 al 2015, i volumi e il valore delle vendite sono aumentati da 300mila tonnellate a 364mila tonnellate (+21,3%) e da 4,9 miliardi di yuan a 7,3 miliardi di yuan (+48,2%). Per le verdure conservate, invece, i volumi sono passati da 34mila tonnellate a 47mila tonnellate (+39,1%) e la spesa da 577 a 921 milioni di yuan (+59,6%).



La moderna distribuzione rappresenta il canale di riferimento anche se Confcooperative segnala la dinamicità dell'e-commerce. Wechat, a questo proposito, è in forte crescita grazie alla diffusione dell'App tra la clientela più giovane: l'86% degli utenti iscritti ha un'età compresa tra i 18 e i 35 anni.



Quanto alle marche il mercato vede la presenza di numerosi operatori. Per il segmento frutta i marchi principali sono Huanlejia (quota del 7,5%), Zhenxin (6,9%) e Lin Jia Pu Zi (5,7%), mentre per gli ortaggi sono Gulong (10,3%), Ganzhu (4,9%) e Green Giant (3,5%).

"Le prospettive di medio periodo - spiega Confcooperative - porteranno il mercato cinese delle conserve a scontrarsi con fattori quali il brand management obsoleto, i consumatori stereotipati e l'analisi del comportamento del consumatore non ancora sviluppata. Superate queste barriere, si prevede una moderata crescita nel prossimo quinquennio", stimata al 25% per le conserve di frutta e al 32% per quelle di verdure.



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