Uk, Sainsbury's scommette sull'ortofrutta

Il Ceo Mike Coupe: Reparto essenziale. Più concorrenza, tagli ai prezzi

Uk, Sainsbury's scommette sull'ortofrutta
In occasione della "Farming Conference" organizzata dal retailer britannico Sainsbury's, la giornalista di Eurofruit Nina Pullman ha incontrato il Ceo del gruppo distributivo Mike Coupe (nella foto) per avere il suo punto di vista sull'importanza dell'ortofrutta, sulle politiche di prezzo e sull'andamento del canale dei discount.

Coupe ha spiegato che il settore dell'ortofrutta è "assolutamente essenziale" per Sainsbury's. "L'ortofrutta oltre a essere un fattore chiave di scelta per i consumatori – dice – è uno dei nostri core business, pertanto rappresenta una delle aree sulle quali vogliamo continuare a investire". Per lo sviluppo futuro del reparto, la catena intende rafforzare le relazioni con i gruppi di produttori di frutta e verdura, in linea con la sua modalità d'azione che punta a "riunire – sottolinea – gruppi di persone per condividere le best practice e i dati".

Coupe ha annunciato che il gruppo investirà altri 500 milioni di sterline (circa 600 milioni di euro) per tagliare i prezzi dei prodotti offerti, senza però specificare le categorie interessate. "Faremo investimenti mirati sui prezzi – conferma – Senza dubbio, negli ultimi due anni la concorrenza sui prezzi dei prodotti freschi nel settore retail si è intensificata ed è diventata un campo di battaglia strategico".

Con la Brexit, ora, "sta cambiando la fonte del vantaggio competitivo. Generalmente – dichiara – ci riforniamo a livello nazionale quanto più possibile, sarebbe difficile fare un ulteriore passo in avanti. Il punto è che oggi non è più sufficiente essere britannici, dobbiamo pensare a come poter rendere la nostra offerta più distintiva e per farlo stiamo lavorando con i nostri fornitori".

In merito alle performance attuali dei discount britannici, Coupe sottolinea che questo segmento l'anno scorso registrava tassi di crescita compresi tra il 15 e il 20%, mentre ora vanno dal 5 al 10% solo se si considerano le nuove aperture. Ciò significa che "non c'è crescita organica". Secondo il Ceo "è pericoloso considerare questo rallentamento una tendenza perché stiamo parlando dei dati di un paio di mesi, ma possiamo ipotizzare che molte delle azioni da noi avviate abbiano funzionato. E non si tratta solo di prezzi, ma anche di offrire un'offerta più differenziante e di giocare sui nostri vantaggi".

Traduzione ed adattamento a cura di Italiafruit News.