«Cocco di mare» a rischio estinzione

E' il simbolo delle Seychelles. La sua polpa costa fino a 400 euro il chilo

«Cocco di mare» a rischio estinzione
Il cocco di mare – o "cocco sedere" per la sua forma – è a rischio estinzione: ne restano solamente 8mila piante. L'allarme, lanciato dall'Unione mondiale per la conservazione della natura (Iucn), riguarda uno tra i frutti più grandi del mondo. La Lodoicea maldivica è il simbolo delle Seychelles e il suo peso può oscillare tra i 20 e i 45 chilogrammi, mentre il suo diametro può arrivare a 50 centimetri. Questo frutto, che cresce selvatico, contiene il seme più grande del regno vegetale e in Asia è venduto a peso d'oro. Un po' per il fatto che è raro, un po' perché per giungere a maturazione servono tra i 6 e i 7 anni e poi perché a una palma servono vent'anni per iniziare a produrre.

Il "cocco sedere" cresce sulle isole di Curieuse e Praslin, in due riserve naturali delle Seychelles, ed è oggetto di bracconaggio. Non potrebbe essere raccolto, proprio per poterlo salvare dall'estinzione, ma la polpa di questo frutto viene venduta tra i 300 e i 400 euro al chilo e a questi prezzi è facile immaginare come non sia difficile trovare qualcuno pronto a sfidare la legge per impossessarsi di questo prodotto. A proposito di leggi, i bracconieri delle noci delle Seycelles sono puniti con 35mila euro di multa e possono rischiare fino a due anni di carcere.

Un frutto di lusso, dunque, il cui valore è accentuato dalle presunte virtù afrodisiache. Il bracconaggio, però, sta mettendo a repentaglio la sua esistenza: quando le noci vengono staccate di frodo, di solito viene danneggiata anche la pianta. Negli ultimi anni, poi, la siccità e gli incendi hanno compromesso le zone in cui il cocco di mare cresce.

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