Papaya e frutta esotica: la Spagna fa sul serio

Più di 1.500 tonnellate prodotte da Anecoop, che crea la filiale «Exóticos del Sur»

Papaya e frutta esotica: la Spagna fa sul serio
E' nata Exóticos del Sur, la nuova società di Anecoop, cooperativa spagnola di Valencia, che si occuperà di sviluppare la categoria della frutta tropicale.

Exóticos del Sur riunisce otto soci della provincia di Almería (Andalusia) che hanno iniziato a produrre papaya sette anni fa, nell'ambito di un progetto che ha ottenuto la collaborazione dell'Università locale. Il prodotto è coltivato in serre supertecnologiche che riescono a riprodurre la temperatura, la luce e l'umidità tipiche dei climi tropicali.

"Siamo stati i primi a scommettere sulla papaya – dice Francisco Barranco, presidente di Exóticos del Sur – un prodotto che sta emergendo come valida alternativa alle tradizionali colture orticole. La papaya di alta qualità ha anche grandi prospettive e, grazie alla struttura Anecoop, riusciamo a programmare sia la produzione che la vendita, fattori chiave che fanno la differenza".

Le esportazioni sono iniziate nel 2015, con le prime spedizioni di papaya verso Italia, Regno Unito, Olanda, Germania, Francia, Repubblica Ceca e Portogallo. Ma la produzione è in forte espansione: quest'anno, in base alle stime di Anecoop, se ne dovrebbero raccogliere e commercializzare più di 1.500 tonnellate. Intanto, per ampliare la gamma di frutti esotici sono stati introdotti anche i primi impianti di mango, pitaya e carambola. Tutte le coltivazioni sono concentrate nelle aree costiere di Malaga, Granada, Almería e Murcia.

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