Food entertainment: esperienze digitali a portata di click

L'azienda cesenate Citrus si racconta in un convegno alla Iulm

Food entertainment: esperienze digitali a portata di click
Un viaggio alla scoperta dei nuovi paradigmi del cibo, tra Made in Italy e mondo digitale. Questo, in sintesi, il significato del convegno "Food entertainment: esperienze digitali a portata di click", che si è tenuto ieri alla Università Iulm di Milano. Organizzato dagli studenti dei corsi di laurea in "Relazioni pubbliche e comunicazione d’impresa" e in "Marketing, consumi e comunicazione", la giornata è stata un'occasione di confronto tra professionisti del marketing, imprenditori del mondo del food e alcune start-up italiane, tra cui la "ortofrutticola" cesenate Citrus, L'orto italiano.

Così - moderati da Vincenzo Russo, professore di Sociologia dei consumi e neuromarketing - Marianna Palella (fondatrice e Ceo di Citrus), Matteo Sarzana (general manager Italia Deliveroo), Salvatore Pittera (head of e-commerce Europe di Eataly) e Delia Paolicelli (brand manager ambient culinary di Buitoni) hanno raccontato la loro esperienza innovativa.

Sarzana ha sottolineato l'importanza di creare il brand prima del servizio stesso (escludendo in partenza codici sconto e promozioni), mentre Pittera ha osservato come, più del brand, pesino le competenze trasversali, soprattutto quando si deve "fare cultura", comunicare il valore del Made in Italy e delle eccellenze italiane nel mondo. Sull'importanza del comunicare e dell'educare il consumatore si è soffermata anche Palella. Grazie al sostegno della Fondazione Umberto Veronesi, Citrus ha infatti intrapreso un percorso che, coinvolgendo le emozioni delle persone, è riuscito persino a "brandizzare un limone".
Anche Buitoni, ha spiegato Paolicelli, ha puntato a coinvolgere il consumatore grazie a video-ricette nei propri canali online. È il caso di #cambiaincucina e del lancio dei nuovi Yakisoba.


Nella foto, Marianna Palella con la madre, responsabile commerciale di Citrus, Paola Pappalardo

Grazie anche alla riscoperta del bergamotto, superfood ricco di polifenoli, la crescita di Citrus è stata sorprendente: dopo due anni, balzo di fatturato a 4,7 milioni di euro (+70% nel 2016) e diffusione in 1.200 punti vendita. Ma non basta, perché "il sostegno della Fondazione Umberto Veronesi - ha aggiunto Palella - è servito a spiegare gli alimenti funzionali e ci ha responsabilizzato ancora di più nella comunicazione del valore al cliente". Ed ecco che, dopo l'anello elastico che incravatta i broccoli, antitumorali per eccellenza, con info utili e messaggi positivi, ora arrivano le "vitamine di positività" all'interno delle retine di limoni. E la campagna social sarà il prossimo passo.

Insomma, le aziende italiane si allenano nel fornire servizi. E, che si tratti di tutorial o ispirazioni, è sempre un esercizio quotidiano di osservazione a 360 gradi. Perché, il cibo era e sarà ancora - digitale o no - fonte di cultura. 

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