Il radicchio Variegato Igp nella linea Fiorfiore Coop

Venduto a pezzo in una confezione che informa e "racconta". Arrigoni e Bellò: speciality

Il radicchio Variegato Igp nella linea Fiorfiore Coop
Il radicchio Variegato di Castelfranco Igp entra nella linea “FiorfioreCoop, linea che seleziona le eccellenze alimentari con l'obiettivo di offrire  il meglio della cultura gastronomica italiana insieme a una selezione di prodotti esteri. Da ieri l'ortaggio è disponibile nei punti vendita di Consorzio Nord Ovest, lunedì sbarcherà anche sugli scaffali di Alleanza 3.0. Opo Veneto ha predisposto una confezione pratica, impattante e funzionale rappresentata da una piccola borsa di colore rosso rubino che contiene un singolo cespo di radicchio. La vendita, infatti, avviene a pezzo. Nel pack sono riportate, in sintesi, informazioni sul prodotto - detto anche “rosa di Castelfranco” o “fiore che si mangia” - proprietà e caratteristiche nutrizionali, ma anche suggerimenti su come conservarlo e valorizzarlo al meglio. 



Soddisfatto Francesco Arrigoni, direttore di Opo Veneto: "Il Variegato - spiega a Italiafruit News - è un prodotto di eccellenza che merita di entrare a far parte della linea Fiorfiore: assomma i pregi delle insalate senza averne i limiti, anche in termini di conservabilità, e oltretutto da anni sta regalando soddisfazioni a chi lo coltiva". La produzione ("in un territorio sano e nel quale vengono adottate pratiche rispettose dell’ambiente") è di poco inferiore ai 70mila quintali. L'Igp è conferita soltanto al radicchio che cresce nella fascia di territorio a cavallo delle province di Treviso, Padova e Venezia, in buona parte dentro il Parco del fiume Sile.

"Dopo il Tardivo di Treviso un altro radicchio entra a far parte della prestigiosa linea di Coop, un traguardo importante per la nostra organizzazione", commenta il consigliere delegato di Opo Veneto Cesare Bellò"In ambito orticolo siamo tra le poche realtà in grado di assicurare con continuità alla grande distribuzione organizzata produzioni top di gamma totalmente tracciabili. Questo risultato, inoltre, va visto come un'ulteriore tappa nel percorso che deve portare le produzioni ortofrutticole a essere considerate speciality e non più commmodity, raccontando e valorizzando la materia prima a vantaggio di tutta la filiera; in tal senso va sottolineato il ruolo del packaging che, come in questo caso, deve veicolare adeguatamente messaggi utili e di appeal nello stesso tempo".  

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