Presentato in Senato «I frutteti della biodiversità»

Presentato in Senato «I frutteti della biodiversità»
"Dobbiamo continuare a dare evidenza e concretezza agli obiettivi sulla biodiversità". Queste le parole della senatrice Leana Pignadoli in occasione della presentazione del volume realizzato dall’Assessorato all'agricoltura dell'Emilia Romagna e da Arpae dal titolo "I Frutteti della Biodiversità in Emilia Romagna", presentato ieri in Senato.

Nel testo sono stati riprodotti i più vecchi alberi da frutto della regione per sostenere il recupero e la conoscenza di quelle varietà che sono parte della nostra storia ma che purtroppo sono a rischio di estinzione. "Si sta concretizzando una parte dei nostri progetti, a dimostrazione che stiamo lavorando bene. Il nostro compito - ha continuato Pignadoli - è di trasmettere ai cittadini la consapevolezza del grande patrimonio italiano, consapevolezza e responsabilità. Fondamentale poi è la figura dell'agricoltore custode, questa è la parola chiave all'interno della legge approvata un anno fa sul tema biodiversità.

Durante la conferenza è intervenuta anche Maria Teresa Bertuzzi, la quale ha sottolineato l'importanza di questa giornata, "che ci ricorda il percorso lungo che ancora resta da fare sulla diffusione di una cultura nata pochi anni fa. Ci siamo resi conto che esiste nel Paese una domanda diffusa, che non credevamo esistesse. Importante è poi sottolineare come sia aumentata la consapevolezza sulla sostenibilità a tutti i livelli istituzionali, come dimostrato dal fatto che è stata approvata una legge quasi a livello unanime sul tema sostenibilità, e che dimostra la forte coesione e responsabilità del governo. La politica torna ad essere mediatrice tra cittadini e istituzioni locali. Serve un modello di sviluppo nuovo, il quale non pensi che le risorse a disposizione siano infinite. Il percorso è ancora lungo - ha concluso la Bertuzzi - ma la direzione intrapresa è giusta".

"Il modello produttivo è da sempre atto visto come contrapposto alla tutela della biodiversità, a causa anche di un sistema promozionale volto quasi sempre al primo e ritenendo che si potesse fare a meno del secondo". Così il viceministro Andrea Olivero. "La conservazione e il ripristino della biodiversità sono invece elementi fondamentali, che garantiscono qualità e tipicità sui mercati. Dobbiamo associare la produzione al territorio, nelle nostre produzioni la qualità si deve coniugare col territorio".

"Quando nel 2010 abbiamo iniziato a lavorare su questo libro, abbiamo pensato alla creazione di giardini per frutti antichi di piante monumentali", così Sergio Guidi durante la presentazione del volume. "Gli obiettivi sono la conservazione genetica di piante antiche, le quali hanno dimostrato una forte resilienza e capacità secolari di resistere ai cambiamenti climatici. Altro obiettivo è la divulgazione, serve far conoscere questo patrimonio che è collettivo. La nostra idea è di creare una carta d'intenti per recuperare questa biodiversità".

Fonte: Il Velino