«Dopo le gelate ripartiamo investendo»

L'azienda Campobasso, che ha perso il 50% delle clementine, amplia lo stabilimento

«Dopo le gelate ripartiamo investendo»
E' tempo di bilanci per l'azienda tarantina Francesco Campobasso, specializzata nella produzione e nella commercializzazione di clementine di qualità extra premium. Trattiamo con il responsabile Michele Campobasso (nella foto sotto) l'andamento della stagione 2016/17, influenzata dal forte gelo.

Quale situazione di mercato avete registrato in questa campagna?
Lo scenario produttivo e commerciale è stato positivo da novembre a fine dicembre: la produzione, superiore all'annata precedente, ha mostrato una qualità dei frutti standardizzata su ottimi livelli, mentre le vendite sono state fluide con prezzi stabili rispetto al pari periodo dell'anno precedente. Poi, però, la prima neve il 6 gennaio e soprattutto le gelate del 12 gennaio hanno compromesso il prosieguo della campagna. Per tutti i produttori agrumicoli del nostro territorio è stato un dramma: le temperature minime sono scese fino a -7°C. Noi abbiamo perso il 95% dei frutti sulle piante. La stagione si è conclusa in anticipo di 40 giorni. Nel complesso, stimiamo di avere perso il 50% della raccolta annua.

Sarete risarciti per le perdite subite?

Speriamo di sì. Ogni comune della provincia ha divulgato un modulo per la segnalazione dei danni, ma al momento ci sentiamo un po' abbandonati. Noi, così come la maggior parte delle aziende agrumicole tarantine, non eravamo assicurati sui danni da gelo. Tutt'ora, le condizioni proposte dalle compagnie assicurative (franchigie, tempi di risarcimento, ecc.) non sono convenienti.



Tra l'altro nel 2016 avete investito per ampliare lo stabilimento di Palagiano...

Certo, investiamo per il nostro futuro e per migliorare, sempre. Abbiamo concluso i lavori di ampliamento e ammodernamento a ottobre, in tempo per iniziare la nuova campagna.

Quali macchinari e tecnologie avete introdotto nello specifico?

Abbiamo inserito una nuova macchina calibratrice che ci può consentire di lavorare fino a 30mila quintali di clementine all'anno. Tra gli altri interventi strutturali, poi, abbiamo raddoppiato le superfici delle celle frigorifere, introducendo impianti più efficienti anche in termini di risparmio energetico. Oggi la nostra capacità di frigoconservazione è di duemila quintali. Ma non finisce qui: l'idea del nuovo magazzino è proprio quella di avere la possibilità di introdurre altri macchinari nei prossimi anni, per ampliare la gamma non solo a livello varietale ma anche nel packaging, al fine di abbracciare più fasce di clienti e di consumatori.
 
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