Turatti: lavorazioni hi-tech a misura di fragola

Il ventaglio di soluzioni per la IV gamma del gruppo veneto

Turatti: lavorazioni hi-tech a misura di fragola
Consumatori sempre più consapevoli dell'importanza di sane abitudini alimentari stanno modificando domanda e acquisti di frutta fresca di quarta gamma. E questo comporta anche una rapida evoluzione dei sistemi di produzione. “Stiamo assistendo a un radicale cambiamento nell’offerta di pasti consumati fuori casa, sia al lavoro che a scuola spiega a Italiafruit News Alessandro Turatti, presidente e Ceo di Turatti North America - Molti di questi elementi rappresentano un modo innovativo e più pratico di mangiare frutta, anche grazie all’inserimento di frutta di quarta gamma nei distributori automatici”.

Le fragole sono prodotte e lavorate sul mercato 12 mesi l’anno e i consumatori si aspettano di trovare un prodotto di qualità costante a un prezzo ragionevole. “Di conseguenza – osserva Turatti - il principale obiettivo dei produttori di fragole, oltre a fornire un prodotto gustoso e di qualità, è processare le fragole delicatamente, automatizzando il più possibile il processo”.

Nel 2014 il gruppo Turatti (che ha sede a Caverzere, Venezia, e molti impianti in funzione in tutto il mondo) ha presentato il nuovo modello Frazer per rimuovere la parte verde apicale della fragola e, se richiesto, tagliarla a metà. Un sistema dal design innovativo che ha ricevuto numerosi premi in tutto il mondo (per esempio, quale "Best new packing-processing equipment" alla fiera United Fresh Tech di Chicago). “Si tratta di un cambiamento radicale nella lavorazione della frutta di quarta gamma – continua l’imprenditore - Il modello Frazer sostituisce il lavoro manuale e processa le fragole in modo delicato per eliminare gli eventuali danni meccanici al prodotto. L’unità può essere efficacemente integrata in una linea compatta per la lavorazione delle fragole, che include il lavaggio, la disinfezione e l’asciugatura”.

“Per quanto riguarda lavaggio e disinfezione, il modello Santorini permette il trattamento e il lavaggio di tutti i prodotti delicati per i quali è sconsigliata l’immersione in acqua (come pomodori, funghi e molti tipi di frutta quali fragole e frutti di bosco, ndr). Il prodotto è trasportato per mezzo di un nastro monofilo in area provvista di ugelli di speciale configurazione che permettono di avvolgerlo completamente in una nebulizzazione composta di acqua o di una combinazione di questa con un disinfettante. La quantità di liquido e il tempo di lavaggio sono facilmente regolabili, permettendo un’agevole gestione dei principali parametri.



La nuova versione brevettata del dewatering, poi, è idonea a rimuovere l’acqua dalla superficie delle fragole. “Il sistema – racconta Turatti - è composto da una serie di aspiratori che, generando il vuoto sotto il nastro monofilo, permettono di garantire una distribuzione ottimale del prodotto e un suo spessore uniforme lungo tutto il nastro. In questa speciale configurazione sono presenti anche dei ventilatori (apribili, per favorirne la pulizia, ndr) collocati sopra il nastro che soffiano aria sul prodotto, aumentando la resa della macchina e incrementando l’efficacia del processo di sgrondamento”.

“Proprio per le sue caratteristiche - conclude Turatti - il nostro modello di dewatering viene utilizzato per prolungare la shelf-life e migliorare la qualità del prodotto finale che non è sottoposto a stress meccanici”.

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