L'agretto dell'Agro alla conquista dei mercati europei

Con il brand Carletto i lischi laziali sono anche biologici

L'agretto dell'Agro alla conquista dei mercati europei
L'agretto è un prodotto di nicchia su cui l'interesse è crescente, in Italia e all'estero. E a Pontinia (Latina), zona vocata alla coltivazione di queste verdure, note anche come lischi, da due anni è partito un progetto di valorizzazione con la brandizzazione del prodotto: è nato così “Carletto, l'Agretto dell'Agro”.

La commercializzazione è affidata alla Fratelli Pinto, società che opera all'interno del Mercato ortofrutticolo di Fondi. I produttori coinvolti nel progetto dedicano all'agretto sei ettari sotto serra e altre tre ettari a pieno campo. Il 23 dicembre scorso - spiega a Italiafruit News Sergio Pinto, titolare dell'azienda assieme al fratello Carlo – è partita la campagna commerciale che proseguirà fino a giugno. “Disponiamo di una produzione precoce, l'agretto è tipicamente primaverile, ma riusciamo a produrre anche in inverno. Da quest'anno abbiamo anche il prodotto biologico, entrare nei circuiti bio è difficile, ma grazie al nostro packaging e a una certa continuità nella fornitura, contiamo di ottenere soddisfazioni. Alla fiera Fruit Logistica abbiamo avuto buoni riscontri e per ora le migliori soddisfazioni sono arrivate da Francia, Inghilterra, Svizzera e dai Paesi scandinavi. Siamo stati contattati anche dal ristorante dello chef Gordon Ramsay di Bordeaux”.



“La produttività? Ci aggiriamo tra i 350 e i 400 quintali per ettaro, per un fatturato che in media si attesta tra i 500 e i 600mila euro. Ma stiamo crescendo, sia come superfici dedicate, sia come volumi. I nostri coltivatori stanno testando nuovi terreni sabbiosi per verificarne la produttività e capire se sia possibile anticipare ancora l'avvio della raccolta”.

Tornando al brand, Pinto ne spiega l'importanza. “Abbiamo preso coscienza di avere un prodotto di qualità e abbiamo voluto intraprendere un percorso di valorizzazione. Al Mercato disponiamo di un laboratorio analisi che ci permette di controllare qualità e salubrità dei prodotti in tempo reale. L'esigenza è quella di differenziarsi, puntare sulla qualità e garantire continuità. Con i nostri agretti cerchiamo di fare tutto questo e il nuovo packaging di quest'anno ci aiuta a comunicare il prodotto: il mazzetto è avvolto in una confezione in polipropilene, con l'immagine coordinata a quella presente nelle cassettine, dove riportiamo anche ricette e informazioni nutrizionali”.



Carletto, l'Agretto dell'Agro è distribuito nei principali Mercati all'ingrosso, ma vengono servite anche alcune piattaforme che lavorano con la Grande distribuzione organizzata. Ma qual è il trend? “Nella fase attuale registriamo una flessione delle vendite: quest'anno la produzione è abbondante, la distribuzione dei semi è stata il triplo dell'anno scorso, e ci sono produttori che hanno rinunciato a raccogliere – risponde l'imprenditore laziale – Noi riusciamo a stare sul mercato. Il prezzo nel periodo natalizio oscillava tra i cinque e i sette euro il chilo. Più ci avviciniamo alla primavera e più si assesta sui due euro il chilo. E a questi valori – conclude Pinto - si riesce appena a recuperare i costi”.

Copyright 2017 Italiafruit News